Il valore della semplicità Pubblicato il 23 Aprile, 2012

Stretti in un cerchio, con gli occhi chiusi, i chassidìm del Baal Shem Tov cominciarono a sentire un lontano e dolcissimo coro, che intonava Salmi. La magia crescente di quelle voci celestiali faceva pensare a degli angeli. Cos'era mai quella magia?

Ai tempi del Baal Shem Tov, il grande saggio, iniziatore della Chassidùt (l’anima della Torà), molti dei grandi studiosi e ricercatori della verità si erano riuniti intorno a lui, per imparare dalle parole del maestro. E questo, nonostante gli oppositori, che non vedevano di buon occhio l’approccio di quell’Ebreo, che dava tanta confidenza ed importanza alla gente più semplice e più povera.

  Una sera del Sabato, quando come sempre molti degli invitati erano fra quegli Ebrei semplici, ed a loro il Baal Shem Tov rivolgeva principalmente le sue attenzioni, i suoi allievi più devoti, che venivano fin da lontano per stare vicino al loro maestro, non poterono nascondere il loro fastidio, nel vedersi messi in disparte, a favore di quegli ignoranti illetterati.

  Quando, durante il pranzo del giorno del Sabato, al tavolo si trovarono solo i devoti allievi del maestro, il Baal Shem Tov, che aveva capito il loro scontento, improvvisamente chiese ai suoi  chassidìm di fare silenzio, di mettere ognuno le braccia sulle spalle del compagno, formando un circolo che venne chiuso dal Baal Shem Tov stesso, e di chiudere gli occhi. Dopo un momento, si cominciò a sentire un lontano e dolcissimo coro, che intonava Salmi. La magia crescente di quelle voci celestiali faceva pensare a degli angeli. I chassidìmnon avevano mai udito nulla di simile, e la loro anima, a sentire ciò, desiderava solo elevarsi per attaccarsi a D-O.

   Quando il Baal Shem Tov tolse le sue mani, rompendo il cerchio, la musica si fermò all’improvviso. I chassidìm non sapevano cosa pensare, ed erano completamente scossi da quell’esperienza. “Su, aprite gli occhi e seguitemi”, disse allora il maestro. “Guardate qui. Cosa vedete?”, chiese loro, quando arrivarono alla sinagoga.

  Agli occhi dei chassidìm si presentò l’immagine di quegli stessi ignoranti illetterati, che avevano preso parte al pasto della sera prima, ora completamente immersi nei Salmi, che recitavano ad alta voce, ognuno un Salmo diverso, senza forse neppure capirne il significato, ma con tutto il cuore, davanti a D-O. “È questo ciò che voi avete sentito”, spiegò il Baal Shem Tov. “Voi avete sentito l’imponente effetto che questi Salmi, detti con purezza del cuore, hanno in cielo!”

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