Baguette, baguette. Pubblicato il 23 Aprile, 2012
Il Rebbe conosce e riconosce ogni Ebreo, come una parte di lui stesso. Ne volete un esempio? Leggete questa storia!
“Accadde tanti anni fa, durante la guerra, quando i Tedeschi bombardavano pesantemente la Francia. Tutti quelli che potevano, abbandonavano il Paese appena possibile.
Tra questi rifugiati vi erano anche il Rebbe e sua moglie, la Rebbezin.
Erano riusciti a procurarsi dei biglietti per una nave, che era ancorata a Vichy; gli ultimi biglietti coi quali era possibile lasciare l’Europa.
Poco prima di imbarcarsi sulla nave, il Rebbe scorse due piccoli bambini, che stavano lì e piangevano.
Il Rebbe lasciò immediatamente stare quello che stava facendo, e corse da quei bambini, chiedendo loro: “Perché piangete?” Uno dei due rispose piangendo: “Abbiamo fame.” Il Rebbe si diresse prontamente verso un negozio, lì vicino, comprò duebaguette (panini francesi) e così i bambini poterono sfamarsi. Io…. ero uno di quei bambini!
Qualche anno fa venni dal Rebbe per ricevere la sua benedizione. Quando passai davanti a lui gli dissi, che io lo conoscevo già. Il Rebbe mi guardò intensamente, dopodichè, con un grande sorriso, mi disse: “Sì, baguette,baguette.”
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