Biglietto di prima classe Pubblicato il 23 Aprile, 2012
"Una carrozza che va senza cavalli!? Impossibile! Una meraviglia così, la devo vedere"... e così, quel pover'uomo si incamminò verso la grande città, per vedere con i suoi occhi quella strana cosa: il ...'treno'!
Ai tempi in cui ancora si viaggiava a cavallo o in carrozza, in un piccolo paese, abitava un pover’uomo, che aveva sentito dell’esistenza di una grande novità: una carrozza che andava senza cavalli e si chiamava ‘treno’! Il pover’uomo non dormiva più, ormai, dalla curiosità di vedere questa meraviglia.
Dopo aver risparmiato faticosamente, soldo su soldo, egli si incamminò, finalmente, verso la grande città. Dopo aver chiesto indicazioni ai vari passanti, arrivò alla stazione e lì, confuso e senza sapere cosa fare, si rivolse allo sportello. “Per dove?”, gli chiese l’impiegato. L’uomo, non sapendo cosa rispondere, tirò fuori tutti i suoi risparmi. Il bigliettaio, allora, gli diede un biglietto di prima classe, per la meta più lontana.
L’uomo, che si vergognava della sua ignoranza, per non fare altre brutte figure, decise di seguire uno dei passeggeri in attesa e fare esattamente come lui. Il caso volle, che quel passeggero fosse un furfante che, appena arrivato il treno, si infilò in una delle ultime carrozze, nascondendosi sotto una panca, per non pagare il biglietto.
Il pover’uomo si mise anche lui sotto la panca, convinto che così si facesse. Non si preoccupò, certo, di non far spuntare fuori i piedi dalla panca, cosicchè, al passaggio del controllore, fu subito scoperto. “Ladro, che non sei altro! Pensavi di farla franca, eh?” “Come si permette!”, rispose l’uomo, che non si aspettava certo di essere trattato così. Il controllore era sbalordito. ‘Ladro e sfacciato’, pensò, ‘non si vergogna neppure, dopo essere stato scoperto!’ “Se non siete un imbroglione, dov’è, allora, il vostro biglietto?”
Alla vista del biglietto, il controllore rimase a bocca aperta: “Ma come, con un biglietto di prima classe, viaggiate sotto una panca…!?”
Ogni Ebreo è figlio del Re dei re, e senz’altro possiede un biglietto di prima classe, in questo mondo, ed è lì che egli deve ‘viaggiare’, orgoglioso del suo Ebraismo.
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