Il contadino ed il rabbino Pubblicato il 23 Aprile, 2012

Uno era ignorante, a malapena sapeva leggere, l'altro era colto ed intelligente, ed aveva passato la sua vita a studiare. Il rabbino cercò in tutti i modi di aiutare il contadino ignorante, ma non si sarebbe mai aspettato che, alla fine, proprio quel contadino avrebbe aiutato il rabbino molto, ma molto di più!

     Un contadino, semplice ed ignorante, veniva ogni settimana in città, per vendere i propri prodotti al mercato. Il suo più grande desiderio era quello di studiare la Torà e recitare le preghiere, come gli Ebrei ricchi ed eruditi. A stento però sapeva leggere, e tanto meno come tenere un libro di preghiera in mano.

     Un giorno andò dal rabbino di quella città e lo pregò di aiutarlo. Il rabbino, con molta pazienza si mise a spiegargli l’ordine delle preghiere, ma per quanto si sforzasse, il contadino non capiva. Fu deciso alla fine, che il rabbino gli avrebbe segnato su di un foglio tutte le preghiere della settimana seguente, e che  ogni settimana si sarebbero incontrati per gli eventuali cambiamenti, dovuti alle feste o ad altro.

      Passò così del tempo e tutto filò liscio. Venne la stagione delle piogge, ma non la pioggia. I campi aridi chiedevano acqua, e gli abitanti della città, preoccupati, chiesero al loro rabbino di fare qualcosa. Le preghiere non aiutarono e la situazione divenne sempre più difficile. Fu stabilito allora un giorno speciale di digiuno pubblico, che richiamasse la misericordia celeste. Tutta la cittadinanza si riunì nella sinagoga, lasciando le strade deserte.

       Proprio in quel giorno, dopo un’assenza più lunga del solito, il contadino si recò al mercato…

      Vuoto! Nessuno! “O mio D-O, deve essere Shabàt, ed io non me ne sono accorto!” Riuscì finalmente a chiedere ad un unico paesano, che passava frettolosamente, cosa succedesse. Seppe così del digiuno e, pieno d’ira, andò alla sinagoga per chiedere al rabbino, perchè non lo avesse avvisato del digiuno, lasciandolo così peccare.

     Il rabbino lo tranquillizzò, spiegandogli che si trattava di un digiuno eccezionale, dovuto alla siccità. Il contadino sbalordito disse: “Per questo digiunate?” “Certo. Perchè ti stupisci tanto? Tu cosa faresti?”, chiese il rabbino. Il contadino, allora, pregò il rabbino di seguirlo all’aperto e disse: “Vede, signor rabbino, è molto semplice: quando i miei campi hanno bisogno della pioggia, io alzo le braccia al cielo e grido – Padre, Padre, c’è bisogno di acqua. Dacci la Tua pioggia!”

     In quello stesso istante il cielo si oscurò ed una fitta  e benefica pioggia, come non si vedeva da tempo, cominciò a scendere!

                         

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