La scimmia Pubblicato il 23 Aprile, 2012

Quando l'Ebreo ripone tutta la sua fiducia in D-O, egli viene sempre ricompensato, e a volte in un modo del tutto inconsueto...

Un ricco e potente nobile della Polonia di un tempo, contava un giorno i suoi averi, soddisfatto e allegro di come gli andavano le cose. Nella sua euforia, si rivolse ad un suo impiegato Ebreo e gli disse: “Moshè, hai mai pensato che tu mi devi tutto e che dipendi da me in tutto e per tutto? Dovresti essermi grato!” E Moshè: “Pur riconoscendo il trattamento favorevole di cui voi mi beneficate, non posso essere d’accordo con quanto voi dite. La mia vita ed il mio destino, infatti, sono completamente nelle mani di D-O!” Infuriato per quella risposta, il ricco sfidò Moshè: “Vuoi vedere cosa ti accadrà, se io ti licenzierò ed impedirò a chiunque di aiutarti, grazie al mio potere?” “D-O penserà a me”, rispose Moshè, pieno di fede. Il ricco, a quel punto, licenziò il povero Ebreo su due piedi, mantenendo in pieno la sua minaccia. “Vedremo, adesso, chi ha ragione”, pensò, sicuro di sé.

      Moshè, in breve tempo, vendette tutto quello che aveva, rimanendo senza niente. Alla vigilia di Pèsach, mancava ancora tutto ed i figli chiedevano cosa succedesse. Moshè rispose loro: “La salvezza di D-O arriva in un batter di ciglio”. Quella stessa notte furono svegliati da un rumore improvviso. Che scherzo di cattivo gusto! Qualcuno aveva lanciato dalla finestra la carogna di una scimmia. Quale fu, però, lo stupore, quando videro nella bocca della scimmia una moneta d’oro. Incuriositi, aprirono la pancia della scimmia: un tesoro! 

La sera del seder di Pesach, a casa di Moshè vi era allegria ed abbondanza. Il ricco, che passò di lì per assaporare la sua vittoria, rimase sbalordito. La conversazione che ne nacque svelò il mistero: al nobile era stata regalata una scimmietta, che era divenuta la sua beniamina. Un giorno, però, fu trovata morta e venne dato ordine di gettarne il cadavere. I servitori pensarono allora di divertirsi alle spalle di Moshè. Non sapevano però che la scimmia era morta, per aver trangugiato un intero cassetto di monete d’oro, che il nobile aveva visto sparire, senza scoprirne la ragione. Il ricco, a quel punto, non potè non riconoscere di essere in torto; riassunse Moshè al proprio servizio ed ammise l’evidenza: tutto viene da D-O!

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