Un Leader per tutte le nazioni Pubblicato il 29 Marzo, 2012
Pascal non era Ebreo e non aveva mai avuto a che fare né con rabbini né con niente che riguardasse gli Ebrei. Mai più avrebbe pensato che la soluzione al suo dramma potesse venire proprio da lì, dal Rebbe!
Fu così che Pascal, un gentile, residente a Bordeaux, sposato da molti anni senza figli, avendo scoperto questo sito, decise di contattare rav Turgeman. Nel loro intenso desiderio di avere finalmente dei figli, Pascal e sua moglie avevano ormai speso ingenti somme, anni di ricerche e tentativi in ogni direzione, pur di vedere realizzato il loro sogno. Tutto, però, era stato inutile. Quando Pascal vide il sito, fu subito attratto dalla possibilità di chiedere una benedizione, e mandò, così, una e-mail, con la descrizione di tutto il travaglio subito. Rav Turgeman non lasciò passare tempo, e chiamò subito la coppia, dilungandosi, quindi, in una spiegazione di chi fosse il Rebbe, del fatto che ogni benedizione al mondo passa per suo tramite, e ciò, anche per quel che riguarda i non Ebrei. Egli promise quindi di inserire in uno dei volumi dell’Igròt Kodesh (una raccolta di lettere del Rebbe) una lettera contenente la richiesta di una benedizione, e ciò, a patto di un suo impegno a rispettare le Sette Leggi di Noè ed a propagandarle presso i suoi amici. Rav Turgeman gli assicurò: “Se farai quello che ti chiedo, io sono convinto che il Rebbe ti benedirà. Quando il miracolo si compirà, mandami per favore un video, in cui io vi possa vedere, con il vostro bambino.”
Pascal rimase colpito dalle parole di rav Turgeman. Non aveva mai incontrato prima qualcuno così sicuro di sé, né nell’ambito medico, in cui aveva così tanto girato negli ultimi anni, né in quello dei diversi personaggi mistici o alternativi, cui si era rivolto. Egli accettò la proposta, pur non avendo mai sentito parlare prima di queste sette Leggi. Pascal, in seguito, confessò che, allora, in fondo al suo cuore, non aveva creduto veramente che la benedizione di un uomo potesse fare quello che i migliori dottori non erano riusciti a fare. Egli, però, tenne per sé i suoi dubbi e le sue riserve, che non gli impedirono di osservare con zelo le Sette Leggi di Noè. I mesi passarono ed i medici confermarono che sua moglie… aspettava un bambino! La gravidanza si svolse senza complicazioni e, così, il parto. Pascal, nella sua immensa felicità, sapeva chi doveva ringraziare per la nascita della sua bambina. Subito corse a chiamare rav Turgeman. “Abbiamo una bambina, ed è grazie al Rebbe e a voi, che me ne avete parlato!” gridò Pascal nella cornetta, con grande eccitazione. Un mese dopo, fece fede alla seconda parte del suo impegno, ed inviò un video, in cui si poteva vedere la coppia, con la loro bambina, raccontare felici il susseguirsi degli eventi. Rav Turgeman sorrise, quando, durante la visione del video, notò una grande foto del Rebbe appesa sul muro, alle spalle della famiglia. “Noi continuiamo a diffondere il messaggio delle Sette Leggi di Noè e raccontiamo a tutti del miracolo”, concluse Pascal.
Ed in effetti egli prese estremamente sul serio il suo compito, cosicché, tempo dopo, si ritrovò a parlare di questi temi, con entusiasmo e fede, ad una coppia, che era venuta a trovarlo dalla Svizzera. La coppia di amici non conosceva Pascal come un credente e rimasero, quindi, molto colpiti dal cambiamento radicale del loro amico, che improvvisamente si era messo a credere ad un ‘rabbino’. Due settimane dopo, la donna Svizzera fu colpita da un attacco di cuore. Sull’ambulanza diretta verso l’ospedale, essa subì un nuovo attacco, più grave del primo. I medici, che tentarono di rianimarla, dissero al marito, terrificato, di prepararsi al peggio. In quel momento di disperazione, egli si ricordò delle parole del suo amico. Cosa aveva da perdere, pensò, e decise di chiamarlo. Pascal gli disse con decisione, che c’era un unico modo per ottenere la benedizione del Rebbe: “Impegnati ad osservare le Sette Leggi di Noè e diffondile presso i tuoi amici e, quando vedrai il miracolo, pubblicizzalo.” L’amico Svizzero, in lacrime, accettò la proposta, “tutto, purché mia moglie guarisca!” Ad ogni occasione, quindi, egli disseminò il messaggio delle Sette leggi, osservandole lui stesso. Passarono alcuni giorni in cui sua moglie restò priva di conoscenza, in bilico fra la vita e la morte, mentre egli passava alternativamente dalla speranza alla disperazione. Alla fine di una settimana, la donna cominciò a riprendersi ed a migliorare. Dopo altre due settimane, ella lasciò l’ospedale. Fu così che l’amico Svizzero poté annunciare a Pascal: “Il Rebbe di Lubavich ha fatto un miracolo anche per me: mia moglie sta bene!” Anche essi acquistarono un grande ritratto del Rebbe e lo appesero nel loro salotto.”A chi ci chiede di chi si tratti, raccontiamo la storia del grande miracolo, che il Rebbe degli Ebrei ha fatto per noi!” (Per saperne di più sulle Sette Leggi di Noè, entrate nell’apposita rubrica)
Lascia un commento
Devi essere registrato per pubblicare un commento.