Un miracolo in Spagna Pubblicato il 23 Aprile, 2012

Tutto era perduto, ora il re avrebbe scoperto l’inganno e... Josèf, intanto, aspettava il momento, fregandosi le mani per la contentezza. Ma ecco che...

Vi fu un periodo in Spagna, in cui regnò un re che si mostrò sempre benigno con gli Ebrei. Egli permetteva loro di osservare le mizvòt e di occuparsi dei loro affari, senza intromettersi. La vita degli Ebrei si svolgeva, così, serena e felice ed essi erano soliti mostrare la loro gratitudine ed il loro rispetto per il re, uscendo a salutarlo festosamente, quando egli passava.

  In segno di onore, essi portavano fuori i Sefer Torà, perchè egli vedesse che lo onoravano con la cosa più preziosa, che avevano. In verità, essi portavano fuori solo le custodie dei Rotoli della Torà, perchè i Rotoli stessi non potevano essere spostati, se non per compiere una mizvà. Ma certo il re non se ne sarebbe mai accorto!

   Uno dei più importanti ministri del re, a quel tempo, era un Ebreo che, per ottenere gloria e ricchezze, si era convertito alla religione del re. Quell’uomo, che si chiamava Josèf, aveva un cuore cattivo ed odiava il suo popolo, che con la sua vita così retta ed onesta gli ricordava quanto corrotta fosse la sua.

  Durante un banchetto, mentre il re decantava in pubblico le lodi degli Ebrei, che sempre uscivano a salutarlo con i loro Sefer Torà, a Josèf venne un’improvvisa idea. “Ma quali Sefer Torà, mio nobile re?! Essi portano fuori solo le custodie e si prendono gioco di voi!”, egli esclamò, tutto felice di aver trovato una via per nuocere agli Ebrei. “Cosa?” tuonò il re. “Se ciò che dici è vero, li farò mettere tutti a morte!”

  Una visita del re fu annunciata per il giorno dopo, e gli Ebrei si preoccuparono di estrarre i Rotoli della Torà, per poter portar fuori le custodie vuote, l’indomani. Quella notte, lo shamàsh, il custode della sinagoga, fece uno strano sogno. Un nobile vecchio, dalla lunga barba bianca, gli apparve, ordinandogli di rimettere i Sacri Rotoli nelle loro custodie, e di non dire niente a nessuno. Il custode, appena sveglio, corse a fare quello che gli era stato comandato.

  Allo squillo delle trombe, che annunciavano il passaggio del re, gli Ebrei uscirono con le custodie ma, appena il re li vide, ordinò loro di aprirle. Tutto era perduto, ora il re avrebbe scoperto l’inganno e…  Josèf, intanto, aspettava il momento, fregandosi le mani per la contentezza. Ma ecco che… miracolo! I Rotoli erano lì. Il re si illuminò di gioia e capì dal viso sconvolto del ministro, che era stato lui a volerlo ingannare. Il ministro malvagio fu messo a morte e gli Ebrei continuarono a vivere felici e sereni.

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