La ‘danza della pioggia’! Pubblicato il 7 Novembre, 2013

Tutti i paesani erano raccolti nella sinagoga del paese. Sul podio, un oratore, con voce dura, piena di disprezzo e occhi fiammeggianti, parlava al pubblico. Il Baal Shem Tov, interrompendo le orribili parole dell’oratore, disse:“Cari Ebrei, sappiate che D-O vi ama e non vi vuole vedere tristi. Anzi..." A quelle parole, i cuori si riempirono di nuovo di speranza, e poco dopo... ecco, il miracolo!

Quando il Baal Shem Tov (fondatore della Chassidùt) aveva solo 17 anni, e nessuno lo conosceva ancora per la sua grande saggezza, era solito girare per i villaggi, dove cercava la gente povera e semplice che tanto amava, per interessarsi a loro, chiedere come stessero, rincuorarli e rafforzare la loro fede con storie e leggende facili da comprendere. Avvicinandosi un giorno ad uno di questi villaggi, rimase sorpreso nel notare come i campi fossero vuoti, nessun contadino stesse arando e gli animali da lavoro fossero tutti rinchiusi nelle loro stalle. Persino le strade erano deserte ed alle case alle quali bussò, nessuno rispose. Un città fantasma! Cosa mai poteva essere accaduto? Fu allora che distinse dei rumori. Seguendoli, arrivò finalmente là, dove tutti i paesani erano raccolti: alla sinagoga del paese. Il locale era così pieno da non riuscire quasi ad entrarvi, e solo con molta difficoltà il Baal Shem Tov riuscì a farsi strada, nel tentativo di svelare finalmente quel mistero. Fu allora che scorse sul podio un oratore che, con voce dura, piena di disprezzo, e occhi fiammeggianti, parlava al pubblico rimarcando i loro peccati e la loro ignoranza, che senz’altro erano la causa della grave siccità che aveva colpito il paese. Gli uomini ascoltavano spaventati e con gli occhi a terra, vergognandosi e sentendosi vinti dalla tristezza e dallo sconforto, mentre le donne piangevano sommessamente. Il Baal Shem Tov, vedendo tutto ciò, non perse tempo. Con voce ferma attirò l’attenzione del pubblico, interrompendo le orribili parole dell’oratore. Gli occhi di tutti si rivolsero a fissare stupiti quel giovinetto che, con tanta sicurezza, aveva preso la parola.  “Cari Ebrei, sappiate che D-O vi ama e non vi vuole vedere tristi. Anzi, tristezza e pessimismo sono per D-O più gravi dei peccati stessi, poiché sono un trabocchetto che fa cadere l’Ebreo nello scoraggiamento ed infine nel peccato stesso. La grave carestia che minaccia il vostro sostentamento non è che un prova temporanea che D-O manda, per vedere quanto grande sia la vostra fede in Lui. Se voi chiedete quindi di annullare il decreto e mandare la pioggia, fatelo con gioia, solo con gioia…!” L’oratore, nella sua superbia ed arroganza, non abituato ad essere interrotto così, era rimasto a bocca aperta e finalmente…. senza parole. Tutta la popolazione guardava ora il Baal Shem Tov come un angelo salvatore, ed i loro cuori si riempirono di nuova speranza. Il Baal Shem Tov propose quindi a tutti di uscire per danzare con gioia, tutti insieme, sicuri che la salvezza di D-O può arrivare in un battito di ciglia. “Proviamo a Chi fa soffiare il vento e manda la pioggia, che la dura carestia non ha intaccato la nostra fede in Lui.” E mentre tutti si tenevano in cerchio, un braccio sulla spalla dell’altro, ballando con gioia, fervore e rinnovata fiducia in D-O, i danzatori si accorsero d’un tratto che ciò che li bagnava non era più solo il loro sudore…! E dopo qualche istante, le poche gocce che quasi non si distinguevano, si trasformarono in una pioggia scrosciante!

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