In pigiama Pubblicato il 11 Febbraio, 2019

La Redenzione che tanto aspettiamo arriverà in un attimo, aprendo la porta all’improvviso. Prepariamoci allora, così da non farci trovare in ‘pigiama’! .

insomniaDue fratelli, chiamiamoli Moishele e Berele, non si parlavano ormai da così tanti anni, da essersi dimenticati persino come era cominciata la loro lite. Arrivò il giorno per Berele di far sposare la sua prima figlia. Quasi tutti gli abitanti del paese avevano ricevuto l’invito per le nozze ed ovunque si parlava ormai solo della splendida cerimonia che si sarebbe celebrata a breve. Tutti… tranne naturalmente Moishele. A lui, l’invito non era arrivato. “Bene,” pensò Moishele “per fortuna non ha avuto il coraggio di invitarmi. Ci mancherebbe! Anche se lo avesse fatto, per niente al mondo ci sarei andato. Meglio così!” Peccato però che ogni tanto, nella sua mente, si insinuava un pensiero, che lo rodeva come un tarlo: “Ma come, io, suo fratello, e nemmeno mi invita!!” Subito però scacciava quel pensiero. Passarono i giorni ed arrivò quello del matrimonio. Le strade già brulicavano degli invitati che, vestiti a festa, si dirigevano verso il luogo delle nozze. Moishele, ostentando indifferenza, chiuse presto la sua bottega, deciso ad andarsene a letto presto. A casa, si preparò due uova e un pomodoro, ma lo stomaco restava chiuso e così, lasciato il piatto ancora pieno, Moishele si infilò a letto. Il sonno però non veniva e Moishele continuava a girarsi e rigirarsi, senza trovare pace, immaginandosi suo malgrado quello che accadeva alla festa. Suo fratello, intanto, stava conducendo la sposa sotto il baldacchino, accompagnato da musicanti che suonavano in onore degli sposi. All’improvviso però, come un fulmine, un pensiero bloccò il passo di Berele. “Come è possibile che neppure in questa occasione mio fratello sia con me!? Non riesco a capacitarmene. Non posso continuare senza di lui!” A quel punto, Berele fermò tutta la cerimonia e, davanti agli occhi sbalorditi degli astanti, disse ai musicanti di seguirlo ed agli sposi di aspettare. Uno strano corteo musicale si incamminò verso la casa di Moishele, al quale, ad un certo punto, sembrò di sentire gli echi della festa. Ignaro di quello che stava accadendo, Moishele cominciò a pensare di stare impazzendo, di avere forse le allucinazioni. Eppure, quella musica si avvicinava sempre più. Moishele infilò la testa sotto le lenzuola, cercando di non dar retta a quello scherzo che senz’altro la sua mente gli stava giocando. Ma i rumori si avvicinavano ancora di più, e sembravano proprio reali, finché non arrivarono fin davanti alla sua porta, che in un attimo si aprì, e: “Moishele, fratello mio! Quanto mi sei mancato! Vieni, presto, vieni con me. Non posso celebrare queste nozze senza di te. Su, su, vieni, fatti abbracciare!” Moishele si trovò stretto fra le braccia di suo fratello e, quasi sollevato di peso, fu portato al matrimonio. A nulla valsero le sue proteste: “Ma aspetta, almeno mi vesto…” Moishele si ritrovò a ballare a quelle nozze, felice, …ma in pigiama! Anche la Redenzione che tanto aspettiamo arriverà in un attimo, aprendo la porta all’improvviso. Prepariamoci allora, così da non farci trovare in ‘pigiama’!

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