HaYomYom: Sabato, 15 Adàr 1 5784 Pubblicato il 23 Febbraio, 2024

Sabato                                         15 Adàr 1, Shushàn Purim Katàn                     5703

Av HaRachamim Zidkat’cha non vengono detti.
Prima di pronunciare la benedizione di hamozì, viene fatto una leggera incisione sul pane con il coltello, facendo attenzione, però, a non tagliarlo.
Anche quando si dice il kidùsh sul pane, si dice savrì maranàn.

È detto del Tempo A Venire: “Una pietra del muro griderà ed un ramo dall’albero risponderà.” Nel tempo presente, la materia inanimata è silente; la si calpesta, ed essa tace. Verrà, però, un tempo in cui la rivelazione del Futuro diventerà realtà, e la materia inanimata inizierà a parlare, a raccontare ed a chiedere: “Se un uomo se ne è andato in giro, camminando senza pensare o pronunciare parole di Torà, perché mi ha calpestato?”
La terra che calpestiamo ha aspettato per millenni, fin dai Sei Giorni della Creazione. Ogni tipo di creature viventi l’hanno calpestata, in tutto questo tempo, ma essa sta aspettando che un Ebreo (o due) vi camminino sopra parlando di Torà. Ma se essi non pronunciano parole di Torà, la terra protesterà: “Allora anche tu sei come un animale!”

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