Un popolo unito: un mondo unito Pubblicato il 29 Gennaio, 2024

Il mondo è composto di entità diverse e separate, senza che la connessione fra un componente e l’altro sia immediatamente riconoscibile. Eppure, con il Matàn Torà fu raggiunta un’unanimità in tutto il mondo. Come fu raggiunta una simile unità?

Matàn Torà achdut“Come un solo uomo, con un solo cuore.”
Il tema principale della parashà Itrò è il Matàn Torà, il momento in cui D-O ha dato la Torà al popolo d’Israele, al Monte Sinai. Un prerequisito indispensabile perché la Torà fosse data fu l’unità del popolo Ebraico, il loro desiderio condiviso di ricevere la Torà. Questo particolare stato di unità, raggiunto prima del Matàn Torà, è alluso dal verso “…ed Israele si accampò lì” (Shemòt 19:2). L’uso della forma singolare in questo verso si riferisce al popolo Ebraico, visto come una sola persona: “Israele”. Secondo il commento di Rashi, infatti, essa indica che il popolo Ebraico si accampò “come un solo uomo, con un solo cuore.” Al tempo dell’Esodo dall’Egitto, si rivelò nel cuore di tutti gli Ebrei l’aspetto essenziale del loro Ebraismo, un aspetto alla luce del quale essi erano tutti uguali. Quest’aspetto permise loro di trascendere le differenze prodotte dalle loro menti e dai loro cuori, consentendo loro di raggiungere la condizione in cui furono “come un solo uomo”; tutti gli Ebrei poterono essere completamente uniti. E con questo tipo di unione fu loro anche possibile essere “come un solo cuore”, nel loro desiderio comune di ricevere la Torà.

Da dove viene la possibilità di unione?
Il mondo è composto di entità diverse e separate, senza che la connessione fra un componente e l’altro sia immediatamente riconoscibile. Ciò vale in modo particolare per gli esseri umani, fra i quali non ne esiste uno che sia simile all’altro, sia fisicamente che intellettualmente. Eppure, con il Matàn Torà fu raggiunta un’unanimità in tutto il mondo. Come fu raggiunta una simile unità? L’unità nel mondo è portata dal rivelarsi del D-O Uno, Che trascende completamente le limitazioni del mondo e le manifestazioni individuali, unificando così entità apparentemente diverse. Questa rivelazione è resa possibile grazie alla Torà e al popolo Ebraico, le due entità che sono spiritualmente superiori al mondo e per le quali il mondo stesso fu creato. Quando, con il Matàn Torà, D-O unì Se Stesso al popolo Ebraico, questa unità discese nel mondo in generale, conferendogli la possibilità di raggiungere uno stato di unità e armonia. Prima del Matàn Torà, quest’unità non aveva la possibilità di realizzarsi. Come ci dicono i nostri Saggi, esisteva allora un decreto celeste che imponeva una barriera di separazione fra il mondo fisico e il Divino, rendendo impossibile a questo mondo di sfuggire alla sua condizione terrena e materiale. Questo decreto fu annullato, quando fu data la Torà. Il Divino poté allora rivelarsi in questo mondo, e la materialità poté elevarsi alla santità. Per questo, al tempo del Matàn Torà divenne possibile per il D-O Uno rivelarsi nel mondo, permettendo in questo modo al mondo stesso di raggiungere uno stato di unione e armonia con la spiritualità.

Tutta l’umanità può collegarsi a D-O
Il Matàn Torà rese possibile non solo agli Ebrei, ma anche a tutta l’umanità in generale, di collegarsi con il Divino; anche in non-ebrei poterono da allora raggiungere un livello di unione con D-O, superiore a quello che avrebbero potuto realizzare prima. Questo avanzamento spirituale può essere da loro realizzato con l’osservanza delle Sette Leggi dei Figli di Noè, che furono date nella Torà. I nostri Rabbini ci dicono: “Ogni individuo ha l’obbligo di dire: ‘Per me fu creato il mondo’”, il cui significato è che ogni Ebreo ha la capacità di influenzare positivamente ogni parte del mondo. Ogni Ebreo dovrebbe quindi incoraggiare i non-ebrei ad osservare i loro precetti, facendo sì che essi sappiano e riconoscano che questo loro dovere proviene da D-O Stesso, tramite la Sua Torà.
(Likutèi Sichòt, vol. 21, pag. 100 – 107)

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