I possessi del Creatore Pubblicato il 27 Ottobre, 2023
Nostro padre Avraham riuscì ad infondere negli uomini che erano intorno a lui la fede nel Creatore del mondo. Per questo D-O gli disse: “Ti considero come se tu fossi stato Mio socio nella creazione del mondo”. Questa forza Avraham l’ha trasmessa in eredità a tutta la sua discendenza.
“Cinque possessi acquistò il Santo, benedetto Egli sia, nel Suo mondo, ed essi sono: …Avraham un possesso” (Pirkèi Avòt 6:10)
L’intera parashà di Lech Lecha si occupa di nostro Padre Avraham, il primo Ebreo. Avraham è uno dei cinque possessi che D-O acquistò nel Suo mondo, come dice la mishnà: “Cinque possessi acquistò il Santo, benedetto Egli sia, nel Suo mondo, ed essi sono: la Torà un possesso, il cielo e la terra un possesso, Avraham un possesso, Israele un possesso, il Tempio un possesso.” Ma è chiaro che tutto il mondo è un possesso del Santo, benedetto Egli sia, dato che Egli ha l’ha creato e tutto il mondo è Suo. Cosa significa quindi che D-O ha proprio cinque possessi? Dobbiamo poi anche comprendere cosa abbia di particolare e unico Avraham. Col dire ‘Israele un possesso’, infatti, non si intende già tutto il popolo d’Israele? Perché allora Avraham viene contato come un possesso a parte?
Il possesso che si rivela
La spiegazione si cela proprio nella precisione dei termini: ‘…acquistò il Santo, benedetto Egli sia, nel Suo mondo”. Non è detto ‘nel mondo’ ma nel Suo mondo. Il significato è che, di fatto, tutto il mondo è un possesso di D-O, ma non in tutte le creature è riconoscibile ed evidente il Suo possesso. Ed è in ciò la peculiarità di queste cinque cose: esse sono un ‘possesso’ del Santo, benedetto Egli sia, e per loro mezzo è anche riconoscibile il fatto che D-O sia il Padrone del mondo. Anche la Torà, pur nella veste in cui essa è discesa in questo mondo, la si riconosce come la Torà di D-O, come la sapienza e la volontà del Santo, benedetto Egli sia. E così anche gli Ebrei, la cui anima è ‘una parte vera e propria di D-O’, rivelano la santità del Creatore nel mondo. Il Tempio, nonostante esso sia fatto di legno e pietre, è anch’esso una dimora dove splende la Presenza Divina e da esso si diffonde la Sua luce in tutto il mondo.
La qualità dell’eternità
Così anche il cielo e la terra rivelano D-O, grazie alla qualità di eternità che risalta in essi. Mentre tutte le creature mostrano gli effetti del tempo e si deteriorano, le schiere del cielo mostrano di essere ‘forti’ come nel giorno in cui furono create. Nella terra si cela la forza vegetativa, che è un’espressione dell’illimitatezza ed eternità del Santo, benedetto Egli sia. Fra tutte queste cose che rivelano il regno di D-O nel mondo, nostro padre Avraham merita un posto distinto e speciale. Mentre ogni Ebreo è un ‘possesso’ di D-O in forza della sua anima e della natura con la quale fu creato, Avraham è considerato un ‘possesso’ per merito del suo servizio e delle sue azioni: egli rivelò e rese noto il nome del Santo, benedetto Egli sia, nel mondo.
Un possesso speciale
Nostro padre Avraham visse prima del Matàn Torà, e nonostante ciò riuscì ad infondere negli uomini che erano intorno a lui la fede nel Creatore del mondo. Questa sua forza dimostra il suo legame meraviglioso con D-O, tanto che non solo egli non si fece impressionare da tutto il mondo che gli stava di fronte, ma riuscì persino ad influenzarne le creature, portandole a riconoscere D-O e a servirLo. Per questo, nostro padre Avraham è considerato un ‘possesso’ speciale, al punto che D-O gli disse: “Ti considero (te lo ascrivo) come se tu fossi stato Mio socio nella creazione del mondo” (Bereshìt Rabà, parashà 43, 7). Questa forza Avraham l’ha trasmessa in eredità a tutta la sua discendenza, e per merito suo anche noi abbiamo la forza di stare di fronte a tutto il mondo e rivelare in esso il nome di D-O.
(Likutèi Sichòt, vol. 35, pag. 39)