L’olio: il ‘segreto dei segreti’ della Torà Pubblicato il 14 Dicembre, 2023

Come l'olio ha la capacità di illuminare e di penetrare ogni cosa, così la parte più interiore della Torà ha la forza di illuminare, fin nel più profondo, l'anima dell'Ebreo ed il mondo intero  

Quattro tipi di cibo sono connessi alle diverse festività: pane, acqua e vino, in tutte le feste, ed olio, nei lumi di Chanukkà. Pane ed acqua alludono alla Torà rivelata, alle leggi della Torà. Come essi sono infatti cibi indispensabili all’esistenza dell’uomo, così le leggi della Torà, cosa è permesso e cosa è proibito, devono essere studiate per sapere come comportarci. Il vino e l’olio, che non sono indispensabili alla sopravvivenza, ma aggiungono gioia e piacere, alludono ai segreti della Torà, che non sono indispensabili al compimento delle mizvòt, ma vi aggiungono vitalità e piacere e un maggiore attaccamento ad HaShem. 

    Nella parte interiore della Torà vi sono due livelli: i ‘segreti della Torà’, che possono essere rivelati all’uomo, in momenti particolari, come il vino, che si beve in momenti particolari e i ‘segreti dei segreti’ della Torà, cui l’olio allude, che non vengono rivelati all’uomo, così come l’olio non può essere bevuto di per sè. Proprio quando il buio del mondo si fa più fitto, la rivelazione della Torà è più grande. Per questo la rivelazione della luce della Torà, dell’olio, del ‘segreto dei segreti’, è legato proprio alla festa di Chanukkà, quando l’impero Greco cercò di far trionfare il buio, e fu sconfitto dalla luce della Torà.

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