Unità espressa dal regno Pubblicato il 21 Dicembre, 2023

Vi è un tipo di unione che è il più elevato, nel quale ogni Ebreo si sente parte della realtà generale del popolo d’Israele, e sotto questo aspetto non vi è alcuna differenza fra un Ebreo e l’altro.

“Poiché il tuo servo si è fatto garante per il giovane” (Bereshìt 44:32)
Nella parashà Vaygàsh, Yehuda, per salvare Biniamin, si rivolse a Yosef con parole dure, spiegando nel suo discorso anche il motivo per il quale proprio lui, più di tutti gli altri fratelli, fosse così devoto alla causa: “Poiché il tuo servo si è fatto garante per il giovane”. Il termine ‘garante’ noi lo troviamo anche in precedenza, nella parashà Mikkèz, quando Yehuda convince il padre Yacov a mandare con lui Biniamin, dicendogli: “Io ne sarò garante” (Bereshìt 43:9). Secondo una Ghemarà, noi impariamo proprio da Yehuda le leggi sui garanti. Si tratta del tipo di garanzia per il quale il garante è al posto di chi ha preso un prestito, come se fosse stato lui stesso ad averlo ricevuto. Yehuda impegnò se stesso completamente in favore di Biniamin, come se fosse vermente al suo posto, votandosi a combattere per la sua salvezza esattamente come un uomo combatte per la propria salvezza.

Garanzia reciproca
Il concetto di garante esiste, di fatto, fra tutti i membri del popolo d’Israele, come dissero i nostri Saggi: “Tutto Israele è garante l’uno per l’altro”. Ogni Ebreo è garante per l’altro, fino al livello più elevato, rappresentato dal porsi di fatto al posto dell’altro. Questa cosa la si impara proprio da Yehuda, poiché questo modo di essere garanti riguarda l’essenza stessa di Yehuda. Il popolo d’Israele è paragonato ad un corpo unico, composto da molti organi. L’unità che lega tutti gli organi può presentarsi in diversi modi e possibilità. 1) Ogni organo contribuisce alla completezza del corpo, e in mancanza di uno di essi tutto il corpo non è completo. 2) Ogni organo contribuisce non solo alla completezza generale del corpo, ma anche alla completezza di ogni altro organo. Per esempio: la testa non può andare in un altro posto senza le gambe, per cui le gambe danno il loro contributo anche alla testa.

Senza differenze
In ognuno di questi due livelli, si può percepire la qualità particolare di ogni organo, sia nel contributo che esso offre alla completezza e unità generale del corpo, sia a quella particolare di ogni altro organo. Esiste però un livello ancora più elevato di unione, quando ogni organo sente che la sua vera realtà ed essenza non sono rappresentate dalle sue qualità particolari, ma dal suo essere un organo del corpo intero, una parte del corpo dell’uomo. Questa sensazione crea l’unione completa, quella dove non vi è differenza fra un organo e l’altro. Così è anche per il popolo d’Israele: vi è l’unione che deriva dal fatto che ogni Ebreo contribuisce singolarmente alla completezza generale del popolo. Vi è poi l’unione fondata sul contributo particolare del singolo ad ogni altro membro del popolo. Vi è infine il tipo di unione più elevato, nel quale ogni Ebreo si sente parte della realtà generale del popolo d’Israele, e sotto questo aspetto non vi è alcuna differenza fra un Ebreo e l’altro.

Il re delle tribù
Quest’ultimo tipo di unità trova espressione proprio in Yehuda, che era considerato il “re delle tribù”. Dal livello del regno, infatti, deriva questa sensazione per tutti i figli d’Israele, di non essere altro che una parte della realtà generale del popolo d’Israele, e per questo Yehuda si è presentato come garante per suo fratello, come se egli fosse di fatto al suo posto. Questo tipo di unità porta all’unità che caratterizzerà la Redenzione, della quale si parla nell’haftarà: “per tutti loro vi sarà un unico re”, ed egli sarà il re Moshiach della tribù di Yehuda, possa venire a redimerci al più presto, ai nostri giorni, di fatto.
(Da Likutèi Sichòt, vol. 30, pag. 215)

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