I “figli” che Sara allattò Pubblicato il 12 Novembre, 2024
Qual'è il ruolo del popolo Ebraico rispetto alle nazioni del mondo? Qual'è la sua influenza? Da dove essa deriva? Nella parashà di Vayerà, nel miracolo che Sara, nostra Madre, meritò, con la nascita di suo figlio Isacco, il Rebbe trova le risposte a queste domande e ci comunica la forza contenuta in esse.
Nella parashà Vayerà, che viene letta nel terzo Shabàt del mese di Marcheshvàn, troviamo questi versi: “Abramo aveva cent’anni quando gli fu generato suo figlio Isacco. Sara disse…’Chi avrebbe detto ad Abramo, che Sara avrebbe allattato dei figli?…’ Ed Abramo fece un grande banchetto”(Vayerà 21, 5-8). Rashi, nel suo commento, chiede: “Per quale motivo il testo dice ‘figli’, al plurale?” La spiegazione, che poi egli dà è: “Perché nel giorno del convito, le principesse portarono con sé i loro figli, e Sara li allattò. Esse infatti dicevano: ‘Sara non ha partorito, ma ha raccolto un trovatello dalla strada.'” L’allattamento doveva costituire, quindi, una prova del fatto, che Sara aveva veramente generato Isacco. Per mettere a tacere le insinuazioni sollevate contro di lei, sarebbe bastato, però, che Sara facesse vedere come allattava il proprio figlio Isacco. Perchè, come si comprende dal commento di Rashi, Sara ‘li allattò’ tutti?
Questo ‘allattare’ i figli delle altre nazioni viene ad insegnarci qualcosa. L’esistenza del Popolo d’Israele costituisce lo scopo di tutta la Creazione. Per questo, dal momento in cui il Popolo d’Israele nacque e ricevette la Torà, non esiste comandamento di HaShem all’umanità, se non per tramite della Torà e d’Israele. L’osservanza delle ‘sette mizvòt dei figli di Noè’ da parte delle nazioni del mondo, passa attraverso il Popolo d’Israele: i Figli d’Israele hanno ricevuto il compito di portare i popoli del mondo ad osservare le loro sette mizvòt ed ognuno di loro ha il dovere di osservarle per l’unico motivo, che così HaShem ha comandato nella Torà. L’inizio della creazione del Popolo d’Israele fu segnato dalla nascita di Isacco dai suoi genitori Abramo e Sara, come è detto: “Perché da Isacco prenderà nome la tua posterità” (Vayerà 21, 12) Già da quel momento iniziò a mostrarsi l’influenza del Popolo d’Israele su tutta la creazione.
Il giorno della nascita di Isacco, il miracolo in seguito al quale Sara fu resa fertile nella sua vecchiaia, influenzò anche le nazioni del mondo. Fu un giorno pieno di miracoli e di benedizioni per tutti i popoli, fenomeno che si espresse anche nel fatto che Sara, la madre Ebrea, allattò, con l’abbondanza del suo latte, anche i figli delle nazioni del mondo. Secondo le parole di Rashi: “Molte donne sterili furono visitate con lei, molti malati furono guariti in quel giorno, molte preghiere furono esaudite insieme alle sue, e vi fu così una grande gioia nel mondo.” Allora, tutte le nazioni del modo sentirono che il Popolo d’Israele è il Popolo eletto e che in esso si trova la fonte di tutte le benedizioni, anche per loro. Questo è anche il motivo per cui, in concomitanza con la nascita di Isacco, il nome di “Sarai” (‘la mia principessa’) fu cambiato in “Sara” (‘principessa’). Il significato del nome ‘Sara‘ è quindi che “Ella sarà principessa per tutti” (Rashi), un significato di dominio, di regno, non solo sui figli del suo popolo, ma anche su tutte le nazioni, come principessa (‘sara‘) e regina.
Nell’agire di Sara verso le nazioni del mondo, vi è un grado di superiorità rispetto a quello di Abramo. Per quanto egli si occupasse in tutti i modi di portare la parola di HaShem alle nazioni del mondo, ricorrendo a qualsiasi azione o spiegazione fosse necessaria per ciò, compreso a volte l’allontanarsi dal proprio luogo, per andare fra di loro, il lavoro di Sara era di tipo diverso. Sara, di fatto, non compì azioni particolari, che avessero l’intento di influenzare le nazioni del mondo. L’avvenimento stesso del miracolo che ella meritò, permise il rivelarsi nel mondo della potenza del Santo Benedetto Egli sia e delle Sue opere meravigliose, cosicché, come è detto, “molte donne sterili furono visitate con lei, molti malati furono guariti…”, e tutti videro per merito suo il rivelarsi della luce Divina.
Quando il Re Moshiach si rivelerà, il grado più elevato del Popolo d’Israele sarà del tutto evidente. La sua influenza sulle nazioni del mondo sarà simile a quella della nostra madre Sara: senza sforzo, cioè, solo grazie alla sua propria essenza. Così è detto nei Profeti: “Avverrà alla fine dei giorni che il monte della Casa del Signore si ergerà sopra la sommità dei monti, e sarà più elevato dei colli e ad esso affluiranno tutte le nazioni. Andranno molti popoli e diranno: ‘Venite che saliremo sul monte del Signore, alla Casa del D-O di Giacobbe, affinché Egli ci ammaestri sulle Sue vie, affinché procediamo nei Suoi sentieri.” (Isaia 2, 1-3)
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