Moshè santifica coloro che gli sono vicini Pubblicato il 19 Febbraio, 2024
Il 'giusto della generazione', il Moshè Rabèinu della generazione, emana la sua influenza su tutta la generazione, così come la testa aziona e vivifica tutti gli organi del corpo, e con tutto ciò, egli trasmette forze particolari a chi gli è vicino, ai suoi allievi e a coloro che seguono la sua via.
“Fai avvicinare a te tuo fratello Aharon e i suoi figli con lui” (Shemòt 28:1)
La parashà Tezavvè parla dei comandi che D-O diede a Moshè per quanto riguarda ciò che andava fatto con gli arredi del Santuario, gli abiti dei sacerdoti, ecc., prima della costruzione del Santuario. All’inizio della parashà, a Moshè fu dato questo comando: “Fai avvicinare a te tuo fratello Aharon e i suoi figli con lui… per servirMi come sacerdoti”. Questo comando significa che Moshè dovette avvicinare a sé Aharon e i suoi figli e distinguerli da tutto il popolo, affinchè ascendessero al grado di sacerdoti. Il comando è “fai avvicinare a te”, poiché Moshè era già al livello di sacerdote (Moshè stesso fu sacerdote, nonostante che il sacerdozio non fu trasmesso ai suoi figli, ma solo alla discendenza di Aharon), ed egli doveva avvicinare Aharon e i suoi figli al suo grado di sacerdozio.
La santità dei sacerdoti
Così si esprime la qualità dei sacerdoti. Il titolo di sacerdote si riferisce a volte alla persona, in funzione dell’azione: chi è di servizio nel Santo, viene chiamato sacerdote, in quel momento. Qui, invece, il titolo di sacerdote non si riferisce all’azione svolta dalla persona, ma all’uomo stesso: è l’uomo stesso ad essere sacerdote, in quanto santificato da D-O. D-O comanda qui a Moshè: “Fai avvicinare a te”, al tuo grado. Ciò che di unico contraddistingue Moshè Rabeinu è il suo rapporto speciale con D-O. Moshè parla con D-O faccia a faccia ed egli è chiamato “uomo di D-O” (Devarìm 33:1). Questo è il significato del sacerdozio: a Moshè fu ordinato di trasmettere della sua santità particolare ai sacerdoti, e da qui in poi questa santità si posa su di essi e sulla loro discendenza, per tutte le generazioni.
Conferire forze
Troviamo qui una cosa mervigliosa: Moshè Rabeinu fu il Rebbe di tutto il popolo d’Israele, e nonostante ciò gli fu comandato di avvicinare a sé in particolare (fra il popolo d’Israele) Aharon e i suoi figli, affinchè si santificassero della santità dei sacerdoti per tutti i Figli d’Israele. Così, anche per l’estensione di Moshè che si trova in ogni generazione. Il ‘giusto della generazione’, il Moshè Rabèinu della generazione emana la sua influenza su tutta la generazione, così come la testa aziona e vivifica tutti gli organi del corpo, e con tutto ciò, egli trasmette forze particolari a chi gli è vicino, ai suoi allievi e a coloro che seguono la sua via. Questi ricevono da lui forze particolari e santità particolare, sull’esempio di “Fai avvicinare a te”.
Agire come un sacerdote
L’Ebreo può pensare che, se è stato mancante in alcune cose e non si trova al grado di un sacerdote che serve nel Santo, egli non ha un legame di vicinanza con il Moshè della sua generazione. A questo proposito gli viene detto che il comando “Fai avvicinare a te”, venne prima della vestizione degli abiti del sacerdozio e prima della loro iniziazione al servizio nel Tempio, e questa è una santità essenziale, che deriva dalla vicinanza stessa a Moshè Rabeinu. Per questo gli è dato il merito e la responsabilità di correggere le proprie mancanze, di indossare gli ‘abiti del sacerdozio’ e di iniziare ad operare come sacerdote, diffondendo la luce della Torà e della Chassidùt fra gli altri Ebrei e rendendoli a loro volta sacerdoti. Tutto ciò affretterà la rivelazione del Terzo Tempio, con la venuta del nostro giusto Moshiach, di fatto e al più presto.
(Da Likutèi Sichòt vol. 6, pag. 170)