HaYomYom: Sabato, 18 Tevèt 5785 Pubblicato il 17 Gennaio, 2025
Sabato 18 Tevèt 5703
Colui che è chiamato per l’ultima aliyà (che conclude ogni Libro del Pentateuco), dice anche: “chazàk chazàk venitchazèk (insieme al resto della congregazione).
Dicendo viyhì noam, Sabato sera, si ripeta il verso orech yamìm…; non così, invece, nella preghiera di Shacharìt del Sabato.
Quando il Zemmach Zedek era un bambino, studiando il passaggio, “Yacov visse nella terra d’Egitto diciassette anni,” il suo maestro tradusse, secondo il commento del Baal HaTurim: “Nostro padre Yacov visse i suoi migliori diciassette anni in Egitto.” Quando egli tornò a casa dal cheder, chiese a suo nonno, l’Admòr HaZakèn: “Come è possibile che i migliori anni della vita di nostro Padre Yacov, il più elevato fra i Patriarchi, siano stati quelli da lui trascorsi in Egitto, la terra della corruzione?”
L’Admòr HaZakèn rispose: È scritto, “Ed egli mandò Yehudà, davanti a sé, da Yosèf, per dare istruzioni per Goshen.” Il Midràsh afferma, e Rashi lo cita: R. Nechemyà disse: per stabilire una casa di studio, così che vi fosse lì Torà, e le Tribù potessero dedicarsi al suo studio. “Per dare istruzioni per Goshen” significa (in un senso più profondo), che quando uno studia Torà, si avvicina al Santo, benedetto Egli sia, cosicché, anche in Egitto, si può dire di lui vayechì – egli visse.
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