Quando il mondo combatte per Israele Pubblicato il 10 Aprile, 2025

Quando il popolo d’Israele si occupa della Torà e dei precetti con dedizione assoluta e con sacrificio, senza lasciarsi impressionare da tutto ciò che lo circonda, allora arriva il miracolo e il mondo stesso combatte per la redenzione di Israele.

“Colpire l’Egitto attraverso i suoi primogeniti” (Haggadà di Pèsach)
Lo Shabàt che precede la Festa di Pèsach è chiamato Shabàt HaGadòl – il Grande Shabàt, a ricordo del grande miracolo accaduto in quel giorno (come spiega l’Admor HaZakèn nel suo Shulchàn Arùch). Lo Shabàt che precedette l’uscita dall’Egitto cadde il 10 di Nissàn, e in quel giorno fu ordinato ai Figli d’Israele di portare nelle loro case un capretto per offrirlo il 14 di Nissàn come sacrificio di Pèsach. I primogeniti egiziani, vedendo gli Ebrei portare un capretto in casa, chiesero loro la ragione e, in quell’occasione, gli fu detto della piaga dei primogeniti, che stava per colpire l’Egitto. Terrificati, i primogeniti andarono dai loro padri e dal faraone, chiedendo che mandassero via gli Ebrei. Avendo ricevuto un rifiuto, i primogeniti mossero loro guerra e ne uccisero un gran numero. Di ciò fu detto: “Colpire l’Egitto attraverso i suoi primogeniti”. Questo miracolo va spiegato. Apparentemente, la reazione dei primogeniti fu del tutto naturale: essi temettero semplicemente per le loro vite, dopo aver visto che tutti gli avvertimenti di Moshè si erano realizzati, nelle nove piaghe precedenti, e per questo combatterono contro i loro padri e contro il faraone. In secondo luogo, si trattò qui di un affare interno all’Egitto, cosicchè si pone qui la domanda: perché noi dobbiamo ricordare questa data ogni anno?

Il buio illumina
Questo miracolo così particolare esprime un aspetto centrale e profondo della redenzione dall’Egitto. La cosa importante non era solo uscire dall’Egitto, ma anche spazzar via il male dal mondo, e questo fino al punto più completo, quando il male stesso si trasforma in bene. Questa trasformazione del buio in luce la possiamo vedere chiaramente proprio nel “Colpire l’Egitto attraverso i suoi primogeniti”. Cosa accadde allora, di fatto? I primogeniti egiziani furono essi stessi coloro che combatterono in favore dei Figli d’Israele. I primogeniti rappresentano la forza e il vigore, ed il miracolo che avvenne qui fu che proprio la forza e il vigore dell’Egitto combattè contro l’Egitto stesso, per far liberare i Figli d’Israele.

Un grande miracolo
Il fatto che essi fecero questa guerra perché temevano per la propria vita non diminuisce la portata del miracolo, e anzi esprime proprio la sua grandezza. Esistono miracoli che rompono gli schemi naturali. Questi sono un’espressione della potenza del Santo, benedetto Egli sia, davanti al Quale la natura non può opporre alcun impedimento e si spezza. Un miracolo ancora più grande, però, è quando la natura stessa cambia e agisce secondo la volontà di D-O. La causa esteriore non è importante, ma il fatto stesso che, proprio all’interno dell’Egitto, il paese più degradato, dove imperano al massimo grado l’idolatria e l’oscurità, vengano i primogeniti degli egiziani, la forza ed il vigore del male, e combattano contro gli egiziani, per la liberazione d’Israele. Questo è il miracolo più grande, quando la natura stessa si trasforma e si ‘adegua’, pronta ad operare in favore della redenzione di Israele. Perciò questo Shabàt viene chiamato ‘Shabàt HaGadol’, a rammentarci il grande miracolo.

Anche la Redenzione futura
Questo è il completamento della trasformazione del buio in luce, come assaggio ed esempio della completezza della trasformazione che si compirà nel futuro a venire, quando “la notte illuminerà come il giorno” (Salmi 139:12). E per questo è detto: “Come ai giorni della tua uscita dall’Egitto, mostrerò loro prodigi” (Micha 7:15). Quando il popolo d’Israele si occupa della Torà e dei precetti con dedizione assoluta e con sacrificio, senza lasciarsi impressionare da tutto ciò che lo circonda, proprio come fecero i Figli d’Israele prendendo il capretto senza temere la reazione degli egiziani, allora arriva il miracolo e il mondo stesso combatte per la redenzione di Israele. Gli Ebrei devono dichiarare agli occhi di tutte le nazioni che essi sono pronti per la Redenzione, e allora scopriranno che non solo il mondo non sarà di disturbo, ma combatterà contro tutto ciò che ostacolerà la Redenzione del Popolo d’Israele.

(Da Sefer HaSichòt vol. 1, pag. 357)

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