Costruire una barriera di protezione Pubblicato il 11 Settembre, 2024

barriera di protezione

Un Ebreo non deve accontentarsi solo di servire D-O egli stesso, ma deve costruire un ‘edificio’ per D-O, influenzando il proprio ambiente, così che anch’esso sia permeato di Ebraismo. Ad ogni Ebreo è affidata una porzione di mondo che è suo compito purificare, elevare e rendere ‘nuova’, trasformandola in una dimora per D-O. Egli non può fare solo affidamento sul servizio spirituale delle generazioni passate, né su quello degli altri Ebrei della propria generazione. È suo compito ‘edificare’ la sua porzione di mondo.


La ricompensa finale Pubblicato il 11 Settembre, 2024

La ricompensa per i precetti rappresenta il ‘salario’ dell’Ebreo, in un rapporto in cui D-O è il ‘datore di lavoro’ e l’Ebreo il ‘lavoratore’. Secondo la legge stabilita da D-O Stesso, Egli dovrebbe retribuire l’Ebreo per il ‘lavoro’ svolto, immediatamente . Perché allora D-O ritarda il pagamento, aspettando a ricompensare il popolo Ebraico fino all’”indomani”, fino cioè al Mondo a Venire?


Come può D-O “divorziare”? Pubblicato il 10 Settembre, 2024

matrimonio 3

In molte parti della Torà, il rapporto fra D-O e il popolo d’Israele viene paragonato a quello fra un uomo e una donna. Al Monte Sinai D-O consacrò a Se Stesso il popolo d’Israele, e l’esilio è come un divorzio. La redenzione futura rappresenta il matrimonio, poiché allora D-O prenderà il popolo d’Israele come Sua sposa per l’eternità.


Due nemici, la stessa origine Pubblicato il 9 Settembre, 2024

Il primo verso della parashà Ki Tezè, che parla dell’uscita in guerra, in un senso più profondo comprende l’allusione alla guerra spiritule di ogni uomo.


Guerra e pace Pubblicato il 8 Settembre, 2024

Pur nella sua discesa nel nostro mondo materiale, confrontata da continue sfide e difficoltà, l’anima possiede comunque ed in ogni caso la capacità di superarle. Essendo l’anima una ‘parte stessa di D-O’, essa è sempre superiore alle influenze del mondo ed ha il potere di superare gli ostacoli e trasformare il mondo circostante.


Re e leader Pubblicato il 6 Settembre, 2024

Leader

Moshè ricoprì due ruoli: egli fu sia re, sia ‘nassì’, ovvero leader spirituale. La stessa cosa vale per Moshiach. Il Redentore finale sarà anche un re, il cui regno sarà perfetto e completo, e sarà anche il ‘nassì’, che insegna la Torà a tutto il popolo, in ogni luogo.


Interiorizzare la parola di D-O Pubblicato il 5 Settembre, 2024

giudice

Dal momento stesso in cui è stato creato, l’uomo ha sentito il bisogno di ricercare la verità. Allo stesso tempo, però, egli si è scontrato con i limiti imposti dal suo essere soggettivo. Con il Dono della Torà, D-O ha fornito all’umanità uno standard di verità assoluto, fornendoci valori e principi che fungono da linee guida applicabili in ogni situazione, in ogni luogo ed in ogni tempo.


Non è l’uomo ad essere il padrone del proprio corpo Pubblicato il 5 Settembre, 2024

Il corpo e l’anima dell’uomo non sono stati dati in possesso dell’uomo. Essi non sono che un pegno ed in quanto tale, l’uomo deve preservare il suo corpo e la sua vita.


La Redenzione, una realtà assoluta Pubblicato il 4 Settembre, 2024

“E quando il Signore tuo D-O espanderà i vostri confini… aggiungerete per voi ancora tre città”. Dato che fino ad ora non abbiamo ancora meritato questo ampliamento dei confini della Terra d’Israele, la cosa deve per forza avvenire nei Giorni di Moshiach, poiché “D-O non comanda nulla invano”.


Nel mese di Elùl dobbiamo ‘arare’ e ‘seminare’ Pubblicato il 3 Settembre, 2024

Il concetto del mese di Elùl comporta la rivelazione dei Tredici Attributi di Misericordia ad ogni Ebreo, anche quello che ha peccato, proprio là dove egli si trova: nel campo, là dove, cioè, si svolgono le normali attività di tutti i giorni.