9 Elul 5784 - Giovedi, 12 settembre 2024



È uscito l’ultimo numero di


La guerra dell’Ebreo Pubblicato il 12 Settembre, 2024

Per creare una dimora per D-O in questo mondo, l’Ebreo deve dichiarare guerra alla materialità del mondo, che occulta il Divino, e conquistarla. Egli deve anche sapere di avere la capacità di riuscire, poiché nel suo legame con D-O, fin dall’inizio egli è al di sopra del suo nemico.


Costruire una barriera di protezione Pubblicato il 11 Settembre, 2024

barriera di protezione

Un Ebreo non deve accontentarsi solo di servire D-O egli stesso, ma deve costruire un ‘edificio’ per D-O, influenzando il proprio ambiente, così che anch’esso sia permeato di Ebraismo. Ad ogni Ebreo è affidata una porzione di mondo che è suo compito purificare, elevare e rendere ‘nuova’, trasformandola in una dimora per D-O. Egli non può fare solo affidamento sul servizio spirituale delle generazioni passate, né su quello degli altri Ebrei della propria generazione. È suo compito ‘edificare’ la sua porzione di mondo.


La ricompensa finale Pubblicato il 11 Settembre, 2024

La ricompensa per i precetti rappresenta il ‘salario’ dell’Ebreo, in un rapporto in cui D-O è il ‘datore di lavoro’ e l’Ebreo il ‘lavoratore’. Secondo la legge stabilita da D-O Stesso, Egli dovrebbe retribuire l’Ebreo per il ‘lavoro’ svolto, immediatamente . Perché allora D-O ritarda il pagamento, aspettando a ricompensare il popolo Ebraico fino all’”indomani”, fino cioè al Mondo a Venire?


Come può D-O “divorziare”? Pubblicato il 10 Settembre, 2024

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In molte parti della Torà, il rapporto fra D-O e il popolo d’Israele viene paragonato a quello fra un uomo e una donna. Al Monte Sinai D-O consacrò a Se Stesso il popolo d’Israele, e l’esilio è come un divorzio. La redenzione futura rappresenta il matrimonio, poiché allora D-O prenderà il popolo d’Israele come Sua sposa per l’eternità.


Due nemici, la stessa origine Pubblicato il 9 Settembre, 2024

Il primo verso della parashà Ki Tezè, che parla dell’uscita in guerra, in un senso più profondo comprende l’allusione alla guerra spiritule di ogni uomo.


Guerra e pace Pubblicato il 8 Settembre, 2024

Pur nella sua discesa nel nostro mondo materiale, confrontata da continue sfide e difficoltà, l’anima possiede comunque ed in ogni caso la capacità di superarle. Essendo l’anima una ‘parte stessa di D-O’, essa è sempre superiore alle influenze del mondo ed ha il potere di superare gli ostacoli e trasformare il mondo circostante.


Re e leader Pubblicato il 6 Settembre, 2024

Leader

Moshè ricoprì due ruoli: egli fu sia re, sia ‘nassì’, ovvero leader spirituale. La stessa cosa vale per Moshiach. Il Redentore finale sarà anche un re, il cui regno sarà perfetto e completo, e sarà anche il ‘nassì’, che insegna la Torà a tutto il popolo, in ogni luogo.


Interiorizzare la parola di D-O Pubblicato il 5 Settembre, 2024

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Dal momento stesso in cui è stato creato, l’uomo ha sentito il bisogno di ricercare la verità. Allo stesso tempo, però, egli si è scontrato con i limiti imposti dal suo essere soggettivo. Con il Dono della Torà, D-O ha fornito all’umanità uno standard di verità assoluto, fornendoci valori e principi che fungono da linee guida applicabili in ogni situazione, in ogni luogo ed in ogni tempo.


Non è l’uomo ad essere il padrone del proprio corpo Pubblicato il 5 Settembre, 2024

Il corpo e l’anima dell’uomo non sono stati dati in possesso dell’uomo. Essi non sono che un pegno ed in quanto tale, l’uomo deve preservare il suo corpo e la sua vita.


La Redenzione, una realtà assoluta Pubblicato il 4 Settembre, 2024

“E quando il Signore tuo D-O espanderà i vostri confini… aggiungerete per voi ancora tre città”. Dato che fino ad ora non abbiamo ancora meritato questo ampliamento dei confini della Terra d’Israele, la cosa deve per forza avvenire nei Giorni di Moshiach, poiché “D-O non comanda nulla invano”.


Elùl: controlliamo i nostri tefillìn e le nostre mezuzòt Pubblicato il 4 Settembre, 2024

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Nella nostra epoca, più che mai, è indicato seguire il consiglio del Rebbe di controllare una volta all’anno, nel mese di Elùl, i tefillìn e le mezuzòt. La barriera che separa la spiritualità dalla materialità, in prossimità della Gheulà, infatti, è così sottile, ormai, che ad una loro imperfezione, spesso corrisponde una ‘imperfezione’ nella nostra condizione di salute, sostentamento o altro. Seguire questa richiesta del Rebbe, quindi, ci porterà soltanto bene e benedizione.


Nel mese di Elùl dobbiamo ‘arare’ e ‘seminare’ Pubblicato il 3 Settembre, 2024

Il concetto del mese di Elùl comporta la rivelazione dei Tredici Attributi di Misericordia ad ogni Ebreo, anche quello che ha peccato, proprio là dove egli si trova: nel campo, là dove, cioè, si svolgono le normali attività di tutti i giorni.


Perchè abbiamo bisogno dei profeti? Pubblicato il 3 Settembre, 2024

Come il popolo Ebraico ebbe bisogno, ad ogni passo, di Moshè Rabèinu, per procedere nel suo cammino, così, anche oggi, l’Ebreo, per seguire il giusto cammino, ha bisogno della guida della generazione, di colui che gli sappia trasmettere il messaggio Divino, relativo al momento presente, permettendogli di riconoscere la via della verità. (P. Shofetìm)


Partecipare alla creazione della Torà! Pubblicato il 2 Settembre, 2024

frutteto mele

Il Santo, benedetto Egli sia, ha trasmesso ai giudici d’Israele la Torà e le sue regole, ha dato loro la forza di studiare, interpretare e portare in essa innovazioni (secondo le regole della Torà, naturalmente), e ha permesso loro così di ‘creare’ Torà: la Torà Orale. Per arrivare alla capacità di partecipare alla creazione della Torà, si rende necessario ridurre il proprio ‘ego’ e cercare di mirare alla volontà Divina.


Trovare rifugio Pubblicato il 2 Settembre, 2024

Come la Torà è una “città di rifugio” che offre salvezza ai peccatori, così esiste anche un tempo particolarmente adatto alla teshuvà, e questo è il mese di Elul. Questo mese è la “città di rifugio” dai peccati commessi durante l’anno. Noi dobbiamo approfittare della forza che esso ci dà per fare teshuvà.