16 Tishri 5784 - 01 Oct 2023 Sun

Un Pensiero al Giorno (HaYomYom)


Venerdì                                    16 Tishrei, 2° giorno di Succòt                            5704

Nel kiddùsh della sera: Shehecheyànu precede leishèv basukà. A...

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il 17 di Tamùz, un giorno di gioia! Pubblicato il 3 Luglio, 2023

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Quando si è guidati a guardare le cose nella loro interiorità, in particolare ai nostri tempi e nella nostra generazione, l’ultima generazione del’esilio, come dice il Rebbe, e la prima generazione della Gheulà, si viene a scoprire una trasformazione già in atto: quella del dolore in gioia, del male in bene. Per vedere questa verità, che ci appare ancora nascosta, il Rebbe ci chiede, semplicemente, con fiducia e certezza, di ‘aprire gli occhi’, e allora….vedremo.


Anche quando si china, il leone è un leone Pubblicato il 29 Giugno, 2023

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Nel periodo dell’esilio, il popolo d’Israele è stato esposto a ondate di odio e di persecuzione da parte delle nazioni del mondo, e in apparenza esso è sottomesso alla loro autorità. La verità però è che anche nel tempo dell’esilio, le nazioni del mondo non hanno un effettivo potere sul popolo d’Israele. Infatti, per tutto ciò che riguarda la nostra religione, la Torà, i precetti e i costumi d’Israele, gli estranei non hanno alcuna autorità, e non vi è potenza nel mondo che possa cambiare ciò.


Quando la natura stessa serve D-O Pubblicato il 29 Giugno, 2023

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I nostri Saggi ci dicono che Balàk odiava il popolo Ebraico con ardore. Egli tentò quindi di colpirlo in ogni modo possibile, arrivando ad assumere lo stregone Bilàm, affinché maledisse il popolo Ebraico. Balàk e Bilàm fallirono miseramente nel loro nefasto tentativo, tanto che Bilàm, invece di maledire il popolo Ebraico finì per benedirlo. Così fu anche per quel che riguarda la liberazione del Precedente Rebbe di Lubavich: le stesse persone responsabili del suo arresto furono poi quelle che alla fine dovettero attivarsi per la sua liberazione.


Bil’am confuta la pretesa di Lavàn Pubblicato il 28 Giugno, 2023

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Non c’è nessuna ragione per cui la vita materiale si possa frapporre tra l’Ebreo e D-O, in modo da separarli. Quando le occupazioni pratiche sono fatte con intenzione pura, per fare di questo mondo una dimora per D-O, non vi è in ciò alcuna discesa in senso spirituale. Anzi, al contrario, si tratta di una elevazione!


Da dove viene il Messia? Pubblicato il 27 Giugno, 2023

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Come è possibile che una parashà della Torà venga chiamata col nome di Balàk, un goi, oltretutto malvagio?! Il Messia prende origine dalla discendenza di Balàk! Questo, per insegnarci che è possibile trasformare il male, come ‘Balàk re di Moàv’, nel bene più eccelso, ‘il Regno della casa di Re David e del Re Messia’.


La forza degli Ebrei Pubblicato il 26 Giugno, 2023

Basandosi sulla realtà materiale, forza e potenza esprimono l’espandersi della propria realtà personale. Per il popolo d’Israele le cose stanno esattamente all’incontrario: quanto più essi non si sentono una ‘realtà’ e sentono invece il proprio annullamento davanti a D-O, tanto più cresce la loro forza.


La trasformazione del male in bene Pubblicato il 25 Giugno, 2023

Vi è un tipo particolare di luce della santità: la santità che deriva dalla trasformazione del male in bene e dell’amaro in dolce. Proprio da Balàk, malvagio nemico di Israele, l’opposto della santità, uscì la santità più elevata: il re Davìd e il nostro giusto Moshiach.


Anche quando si china, il leone è sempre un leone Pubblicato il 4 Luglio, 2012

Nessuna forza, nessuna nazione al mondo può veramente dominare l’Ebreo. Egli, infatti, con la sua Torà ed i suoi precetti, con il suo legame essenziale che lo unisce a D-O, non può essere nè ostacolato nè sottomesso da alcuna forza al mondo.