10 Nisan 5783 - 01 Apr 2023 Sat

Un Pensiero al Giorno (HaYomYom)


Mercoledì                                                 9 Nissàn                                                 5703

La ricchezza dell'Ebreo non è fatta di possedimenti e denaro. L'eterna ricchezza  dell'Ebreo è il...

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Il lavoro dell’Ebreo Pubblicato il 14 Marzo, 2023

Chi stabilisce se e quanto un Ebreo dovrà guadagnare è solo D-O, e quanto più l’uomo si atterrà alla Sua volontà, quanto più la benedizione dall’Alto gli elargirà tutto quello di cui egli ha bisogno ed anche di più.


Chanukkà: una luce che illumina il mondo intero Pubblicato il 21 Dicembre, 2022

Come dal Tempio usciva una luce che illuminava il mondo intero, così i lumi di Chanukkà illuminano tutto l’ambiente circostante, portando un’influenza di santità e di purezza.


L’unità del nostro Popolo Pubblicato il 13 Ottobre, 2022

La mizvà delle ‘quattro specie’, sulle quali si fa la benedizione, durante la Festa di Succòt, ci offre un insegnamento profondo, che ci aiuta a vivere, comprendere e valorizzare in modo diverso e nuovo il rapporto che ci lega ai nostri fratelli Ebrei.


Ad una mizvà non si rinuncia! Pubblicato il 12 Ottobre, 2022

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Provate a togliere ad un Ebreo una mizvà, una mizvà che egli ha fatto sempre, per tutta la sua vita. Sarebbe come dirgli di non respirare! Anche al ‘Mondo Futuro’, egli potrà rinunciare, ma non ad una mizvà!


Un’anima si è accesa Pubblicato il 9 Ottobre, 2022

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Quel passante era un Ebreo, ma pretendeva che questa realtà non gli appartenesse. Non voleva avere nulla a che fare né con la religione, né, soprattutto, con i religiosi, che solo gli stessero lontani. Eppure, dopo essere entrato nella Succà…

 


Una duplice consolazione Pubblicato il 11 Agosto, 2022

Attraverso il suo servizio, l’Ebreo ha il potere di fondere insieme le due dimensioni di spiritualità e materialità, fino alla loro unione finale e definitiva, la duplice consolazione che si rivelerà col Terzo Tempio.


Perché la teshuvà non rientra nel numero delle mizvòt Pubblicato il 1 Giugno, 2022

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Tutto lo scopo del pentimento è che esso porti ad un risveglio interiore, ad un desiderio di tornare a D-O, un risveglio che deve venire dall’uomo stesso. Per questo non può esservi un comando in proposito, poiché allora un simile processo non sorgerebbe dall’uomo stesso. Ecco perché la Torà non ha comandato di pentirsi, affinché questo processo sia in tutto e per tutto solo il frutto di una iniziativa interiore dell’uomo.


“Lechatchìla Arìber” Pubblicato il 3 Maggio, 2022

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Il 2 di Yiàr, compleanno del Rebbe Maharàsh, ci riporta al suo insegnamento fondamentale, fonte di una forza particolare ed illimitata per l’Ebreo: “Lechatchìla Arìber”!


Il mistero dell’impasto, che non ebbe il tempo di lievitare Pubblicato il 19 Aprile, 2022

La Chassidùt viene a rivelarci l’esistenza di due tipi di pane azzimo nella storia del nostro popolo, entrambi collegati alla festa di Pèsach.


Vayshlàch e Yud Tet Kislev Pubblicato il 17 Novembre, 2021

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Ogni Ebreo è importante, ogni Ebreo ha un compito. La forza e la sorgente di luce che c’è in noi, ci permette di essere gli emissari scelti ed amati da D-O, per preparare in questo mondo la Sua dimora.