9 Elul 5784 - 12 Sep 2024 Thu

Un Pensiero al Giorno (HaYomYom)


Giovedì                                                        9 Elùl                                                  5703

Riguardo l'hitbonenùt, la contemplazione che si fa, con profonda concentrazione, su di un soggetto molto...

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Un’autentica elevazione Pubblicato il 14 Giugno, 2024

L’Ebreo che dedica tutto se stesso a D-O ed alla Sua Torà, ha una possibilità di elevazione senza limiti, dal momento che egli si unisce a D-O, Che è senza limiti.


Unione nella particolarità Pubblicato il 13 Giugno, 2024

Ogni Ebreo ha in generale due caratteristiche: le caratteristiche che lo contraddistinguono quale membro del popolo d’Israele e le sue caratteristiche personali. La vera unione è composta dall’insieme delle due.


Chi può nascondersi da D-O? Pubblicato il 13 Giugno, 2024

Come è possibile nascondersi da D-O, la Cui gloria riempie tutto il mondo? Una possibilità esiste: quando l’Ebreo è orgoglioso, pieno di sé, di lui D-O dice: “Io e lui non possiamo abitare (insieme)”


Restare noi stessi, pur nell’unione più perfetta Pubblicato il 11 Giugno, 2024

בית המקדש

Il nome della parashà – Nassò – significa “Solleva”. Essa evidenzia come la Torà sia un mezzo che consente alla persona di elevarsi al di sopra dei limiti.


Perché la teshuvà non rientra nel numero delle mizvòt Pubblicato il 10 Giugno, 2024

teshuva 0

Tutto lo scopo del pentimento è che esso porti ad un risveglio interiore, ad un desiderio di tornare a D-O, un risveglio che deve venire dall’uomo stesso. Per questo non può esservi un comando in proposito, poiché allora un simile processo non sorgerebbe dall’uomo stesso. Ecco perché la Torà non ha comandato di pentirsi, affinché questo processo sia in tutto e per tutto solo il frutto di una iniziativa interiore dell’uomo.