‘Interiorità’: un cammino per i posteri Pubblicato il 28 Novembre, 2024

Ognuno di noi vuole essere ricordato. Ognuno vuole che qualcosa delle propria vita resti nel mondo e continui a prosperare e a tramandarsi, anche quando non ci siamo più. Ed è proprio questo il messaggio trasmesso dalla parashà Toledòt.
‘Follia di santità’ Pubblicato il 28 Novembre, 2024

Come è possibile che Yacov, uno dei nostri Patriarchi, abbia ingannato suo padre per ottenere le benedizioni che aveva riservato a suo fratello Essàv? Evidentemente ciò fu consono al volere Divino, ma perché fu necessario proprio l’inganno?
Essàv non è nato malvagio Pubblicato il 27 Novembre, 2024

Fra chi serve D-O, si possono trovare due tipi in generale: il ‘chassìd perfetto’ e chi ‘sottomette il suo istinto (del male)’. Il primo tipo è attratto solo dal bene e tutto il suo servizio consiste solo in un elevarsi continuo nel campo della santità. Al contrario, il secondo tipo è attratto anche dal male, e la sua grandezza consiste nel fatto che egli sottomette il proprio istinto.
L’Ebreo riceve da D-O la forza di operare nel mondo Pubblicato il 26 Novembre, 2024

L’Ebreo è l’inviato di D-O nel mondo, che ha il compito di trasformare tutto il mondo in una dimora per D-O, attraverso la Torà e le mizvòt. Per assolvere al suo compito, D-O fornisce l’Ebreo di forze senza limite, come senza limite sono le forze di D-O Stesso.
I pozzi di Izchak: un Santuario interiore Pubblicato il 25 Novembre, 2024

Come un pozzo è, per così dire, la ‘casa’ dell’acqua viva, dalla quale essa scorre, così anche il Tempio è la casa di D-O, dalla quale scorre la vitalità spirituale.
Due modi di servire D-O Pubblicato il 24 Novembre, 2024

Il Rambam spiega che vi sono in generale due tipi di servizio spirituale: quello di chi desidera fare solo il bene, e quello di chi desidera fare il male, ma vince e sottomette la sua cattiva inclinazione.
Le benedizioni di Izchak Pubblicato il 28 Novembre, 2019

L’attributo di nostro Padre Izchak fu quello del timore, attributo che comprende l’atto di annullarsi davanti a D-O. Proprio attraverso questo timore e questo annullarsi, Izchak si rese atto alla gioia ed all’apertura del cuore nel Servizio Divino, gioia che porta ad un’espansione senza limiti, una vera espansione nella santità.