24 Sivan 5785 - 20 Jun 2025 Fri

Un Pensiero al Giorno (HaYomYom)


Domenica                                                   24 Sivàn                                               5703

"Tu chiedi come puoi essere collegato a me, quando io non ti conosco...

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“Un sacrilegio nei confronti dell’Eterno” Pubblicato il 2 Aprile, 2025

Quando la condotta dell’uomo verso il suo prossimo è mancante, si è portati a pensare che ciò riguardi solo, per l’appunto, l’uomo ed il suo prossimo. La Torà ci viene ad insegnare invece, che è proprio contro D-O che noi agiamo, in quel caso!


Una piccola azione, che influenza tutta la giornata Pubblicato il 1 Aprile, 2025

All’uomo non è richiesto di offrire tutto quello che possiede, senza lasciare nulla a se stesso; da lui si richiede invece che tutto quello che egli dà, sia fatto con tutto il cuore e con gioia. Ciò che conta non è la quantità, ma la qualità, il dare con cuore puro, con gioia e con vitalità interiore.


L’Ebreo – “un miracolo vivente” Pubblicato il 31 Marzo, 2025

L’affetto immenso che D-O prova per ogni Ebreo è un affetto che non dipende assolutamente dalle sue azioni o dal suo comportamento. Da qui noi dobbiamo imparare quanto noi dobbiamo amare ogni Ebreo e giudicarlo favorevolmente.


L’amore per ogni Ebreo Pubblicato il 30 Marzo, 2025

Achdut

Quando parliamo con un Ebreo, noi dobbiamo essere consapevoli di star parlando ad un’anima che è “una parte vera e propria di D-O. Noi dobbiamo sforzarci di apprezzare ed accentuare sempre le qualità positive che ogni membro del nostro popolo possiede. Il fatto stesso dell’esistenza dell’Ebreo è infatti un’espressione della lode di D-O, indipendentemente dal livello del suo servizio Divino.


Il terzo Socio in ogni affare Pubblicato il 21 Marzo, 2024

A volte ci sembra che, nelle cose che riguardano il nostro rapporto con D-O, sia molto importante prestare la massima attenzione ad ogni dettaglio, poichè ogni trasgressione minerebbe l’integrità della nostra sottomissione a D-O, mentre per quel che riguarda i precetti che regolano il rapporto dell’uomo con il suo simile, si tende a pensare che il danno riguardi più che altro l’uomo e non così tanto il Santo, benedetto Egli sia. La Torà, tuttavia, vede in questo atto un sacrilegio verso D-O.