11 Elul 5784 - 14 Sep 2024 Sat

Un Pensiero al Giorno (HaYomYom)


Venerdì                                                      10 Elùl                                                  5703

I grandi fra gli anziani chassidìm dell'Admòr HaZakèn erano soliti dire che una yechidùt (udienza...

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Unità espressa dal regno Pubblicato il 21 Dicembre, 2023

Vi è un tipo di unione che è il più elevato, nel quale ogni Ebreo si sente parte della realtà generale del popolo d’Israele, e sotto questo aspetto non vi è alcuna differenza fra un Ebreo e l’altro.


Bene in cambio del male Pubblicato il 21 Dicembre, 2023

La forza che Yosef ci dà è quella di comportarci con il prossimo secondo l’attributo della benevolenza, e non retribuendolo con la stessa moneta, ma piuttosto ripagando le offese con favori.


Un cambiamento ispiratore Pubblicato il 21 Dicembre, 2023

Lo stabilire una società orientata verso la spiritualità, nel mezzo della prosperità materiale, fornisce all’uomo un pre-assaggio della Redenzione, e prepara il mondo al tempo in cui la Redenzione si rivelerà.


Senza paura, ma con dolore Pubblicato il 20 Dicembre, 2023

Beer Sheva Goshen

Un insegnamento per ogni Ebreo, durante tutto il tempo dell’esilio. Da un lato, non c’è da temere e da avere paura dell’esilio. Se D-O ci ha mandato in esilio, certamente ci ha dato anche le forze necessarie per superare le sue prove ed i suoi ostacoli e proprio grazie a ciò il popolo d’Israele raggiungerà la sua massima completezza e grandezza. Ma allo stesso tempo, noi dobbiamo sentire dolore per la nostra condizione d’esilio. D-O non voglia che l’Ebreo si senta comodo e tranquillo in esilio, ma deve gridare e pretendere: “Fino a quando!”.


Unione all’inizio e unione alla fine Pubblicato il 20 Dicembre, 2023

La parashà Vaygàsh ci insegna che l’unione è la base di tutto. Essa è anche lo scopo del servizio Divino: portare all’unione tutta la creazione.


Quando qualcosa fa male, si grida Pubblicato il 20 Dicembre, 2023

Artwork by Alex Levin, Israel.

Quando l’argomento in questione riguarda la salvezza di un bambino Ebreo dalla morsa della schiavitù dell’Egitto, che per noi oggi si traduce nella salvezza dall’asservimento alla cultura ed alle ideologie che sono estranee all’Ebraismo, allora si rendono necessarie parole dure ed azioni immediate.


La vera forza Pubblicato il 19 Dicembre, 2023

Vi è una forza che può operare solo nei limiti della natura, e vi è una forza che li sovrasta completamente. Nella Gheulà, in ogni Ebreo si rivelerà questa forza illimitata, come D-O che, unito in un’unione completa con l’Ebreo, è illimitato. Quando, però, la Gheulà non è ancora rivelata ai nostri occhi, e i limiti che il mondo pone sembrano insormontabili, può l’Ebreo scoprire in sé questa forza e superare tutti i limiti? Impariamo da Yehudà.


Una diga rafforza la corrente Pubblicato il 19 Dicembre, 2023

corrente

L’esilio, ha la funzione di risvegliare nell’Ebreo le forze nascoste e potenti che si trovano celate nel punto più profondo della sua anima. Ciò significa che bisogna approfittare dei giorni dell’esilio, nei quali ci troviamo, per rafforzarci ulteriormente nella Torà e nei precetti.


Il paradosso dell’esilio Pubblicato il 18 Dicembre, 2023

Il popolo Ebraico nell’esilio, può sembrare dipendere dalla benevolenza delle nazioni, dai non-Ebrei che lo circondano, per poter condurre la propria vita, in quanto Ebrei, in pace e con tranquillità. In verità è l’Ebreo ad essere il ‘padrone di casa’ del mondo, ed egli ha la capacità di influenzare le nazioni, affinché facciano la Sua volontà. E ciò in virtù del fatto che egli si è collegato a D-O.


Ogni bambino Ebreo è unico ed importante. Pubblicato il 18 Dicembre, 2023

Yehudà fu pronto a tutto per salvare Beneamino. Così, ogni genitore Ebreo deve essere pronto a tutto, per il bene di ognuno dei suoi figli e il bene di ogni bambino Ebreo è il poter crescere e fiorire come Ebreo.