Senza paura, ma con dolore Pubblicato il 13 Dicembre, 2018
Non c’è da temere e da avere paura dell’esilio. Proprio grazie al superamento delle difficoltà dell’esilio, il popolo d’Israele raggiungerà la sua massima completezza e grandezza. Non per questo, però, l’Ebreo si deve sentire comodo e tranquillo in esilio. Egli deve gridare e pretendere: “Fino a quando!”, e affrettare così la sua Redenzione.
Un cambiamento ispiratore Pubblicato il 10 Dicembre, 2018
Lo stabilire una società orientata verso la spiritualità, nel mezzo della prosperità materiale, fornisce all’uomo un pre-assaggio della Redenzione, e prepara il mondo al tempo in cui la Redenzione si rivelerà. La vita di Yacov in Egitto fu dedicata a questo scopo.
Senza paura, ma con dolore Pubblicato il 5 Gennaio, 2017
Un insegnamento per ogni Ebreo, durante tutto il tempo dell’esilio. Da un lato, non c’è da temere e da avere paura dell’esilio. Se D-O ci ha mandato in esilio, certamente ci ha dato anche le forze necessarie per superare le sue prove ed i suoi ostacoli e proprio grazie a ciò il popolo d’Israele raggiungerà la sua massima completezza e grandezza. Ma allo stesso tempo, noi dobbiamo sentire dolore per la nostra condizione d’esilio. D-O non voglia che l’Ebreo si senta comodo e tranquillo in esilio, ma deve gridare e pretendere: “Fino a quando!”.