HaYomYom... “di Giorno in Giorno”
Un calendario di luce, disseminata per i Chassidìm di Chabàd.


Un antologia di aforismi e usi, tratti dagli insegnamenti della Chassidùt, redatta secondo i giorni dell’anno, raccolta dai discorsi e dalle lettere del Rebbe, Rabbi Yosef Izchak Schneersohn di Lubavich.
Compilata e redatta dal Rebbe, Rabbi Menachem Mendel Schneerson שליט"א, di Lubavich.
Il calendario del testo originale si riferisce agli anni ebraici 5703 - 5704.
Per maggiore comodità dei visitatori del sito, aggiungeremo qui anche le date corrispondenti all'anno in corso.

Secondo il calendario ebraico oggi è il giorno 21 Adar 5785, per cui è importante leggere il YomYom scritto il 21 Adar dell'anno 5703 anche se il giorno della settimana non concide.

Di venerdì e nelle vigilie delle feste consigliamo di leggere anche il YomYom di Shabàt e dei giorni festivi (poiché in tali giorni non è consentito l'uso del computer)

HaYomYom: Venerdì, 21 Adàr 5785 Pubblicato il 21 Marzo, 2025

Venerdì                                                      21 Adàr 1                                             5703

Chassìd” è un termine antico, attribuito dai nostri Saggi ad Adamo. Esso descrive  perfezione e  superiorità nell’intelletto o negli attributi personali, o in entrambi. Nella dottrina chassìdica di Chabad, invece, l’appellativo ‘chassìd‘ si riferisce ad uno che riconosce il proprio carattere essenziale ed il suo livello nella conoscenza e nello studio della Torà, così come il proprio grado di osservanza delle mizvòt. Egli sa in cosa è carente, se ne interessa e si preoccupa di colmare le lacune. Egli abbonda nel tratto della disciplina, nel senso dell’ “accettazione del giogo.”

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Domenica                                                21 Adàr 2                                                5703

Il Zemmach Zèdek disse, alla conclusione della precedente narrazione (vedi 20 Adàr 2): “Mio nonno, l’Admòr HaZakèn, è il Moshè Rabèinu della Chassidùt Chabad. I nostri saggi dicono che la Torà fu data a Moshè, ma egli si comportò con generosità (condividendola con Israele). Il “costante fuoco” Divino, riferito all’insegnamento della Chassidùt Chabad, fu dato dal Magghìd a mio nonno; mio nonno si comportò generosamente e lo diede a chiunque si occupa dello studio della Chassidùt. Io sono assolutamente certo, che chiunque insegni ad un altro, suscitando in lui questo “costante fuoco” Divino, vedrà assicurato il suo compenso, che questo suo merito non sia mai estinto.

HaYomYom: Sabato, 22 Adàr 5785 Pubblicato il 21 Marzo, 2025

Sabato                                                      22 Adàr 1                                               5703

Haftarà: Vayshlàch Ach’av

Mio padre scrisse in uno dei suoi maamarìm: Per quel che riguarda la seudàt shlishìt (il terzo pasto del Sabato): l’allusione al verso, ‘oggi non ne troverete (la manna, e cioè, il pane di Sabato), ecc., significa solo che il pane non è richiesto al terzo pasto, ma qualcosa,  noi la dobbiamo assaggiare. R: Yossi disse: ‘Possa fare io parte di coloro, che consumano  tre pasti di Sabato’.

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L’Admòr HaZakèn insegnò, poco dopo il suo arrivo a Lyozna: Uno deve sempre (leolàm) essere scrupoloso (zahìr) riguardo la preghiera di Minchà.
La qualità, che rende speciale Minchà, rispetto a Shacharìt e Maarìv, è che essa capita in mezzo alla giornata, quando la gente è affaccendata ed occupata nei propri affari personali e, pur tuttavia, si interrompe per pregare Minchà. Quindi, leolàm (‘sempre’ o, più letteralmente, ‘per il mondo’), il servizio dell’uomo in questo Mondo è…
…yehì adam (letteralmente, ‘l’uomo deve essere’, ma le parole Ebraiche significano anche ‘sii un uomo’, e cioè) che il suo intelletto illumini ed influenzi le sue emozioni.
…zahìr (letteralmente ‘scrupoloso’, ma anche): ‘luminoso’, e cioè, che la forma (lo spirito) ‘illumini’ o predomini sulla materia. Ciò diviene percepibile attraverso la preghiera di Minchà.

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Lunedì                                                  22 Adàr 2                                                  5703 

Birkàt Kohanìm (la Benedizione dei Sacerdoti) attrae l’Intelletto Divino. Il “sollevare le mani” (da parte dei kohanìm) è l’elevazione degli attributi emotivi (midòt). Il loro benedire Israele, “figli di re”, significa malchùt. Così, noi abbiamo tutta la configurazione delle Dieci Sefiròt.

HaYomYom: Venerdì, 21 Adàr 5785


HaYomYom: Sabato, 22 Adàr 5785


HaYomYom: Giovedì, 20 Adàr 5785


HaYomYom: Mercoledì, 19 Adàr 5785


HaYomYom: Martedì, 18 Adàr 5785


HaYomYom: Lunedì, 17 Adàr 5784


HaYomYom: Domenica, 16 Adàr 5785


HaYomYom: Sabato, 15 Adàr 5785


HaYomYom: Venerdì, 14 Adàr 5785


HaYomYom: Giovedì, 13 Adàr 5785