HaYomYom... “di Giorno in Giorno”
Un calendario di luce, disseminata per i Chassidìm di Chabàd.
Un antologia di aforismi e usi, tratti dagli insegnamenti della Chassidùt, redatta secondo i giorni dell’anno, raccolta dai discorsi e dalle lettere del Rebbe, Rabbi Yosef Izchak Schneersohn di Lubavich.
Compilata e redatta dal Rebbe, Rabbi Menachem Mendel Schneerson שליט"א, di Lubavich.
Il calendario del testo originale si riferisce agli anni ebraici 5703 - 5704.
Per maggiore comodità dei visitatori del sito, aggiungeremo qui anche le date corrispondenti all'anno in corso.
Secondo il calendario ebraico oggi è il giorno 18 Kislev 5784, per cui è importante leggere il YomYom scritto il 18 Kislev dell'anno 5703 anche se il giorno della settimana non concide.
Di venerdì e nelle vigilie delle feste consigliamo di leggere anche il YomYom di Shabàt e dei giorni festivi (poiché in tali giorni non è consentito l'uso del computer)
HaYomYom: Venerdì, 18 Kislèv 5784 Pubblicato il 1 Dicembre, 2023
Mercoledì 18 Kislèv 5704
Tachanùn non viene recitato a minchà.
Il Zemmach Zèdek scrive: L’amore espresso in “Accanto a Te io non desidero nessun altro”, significa che non bisogna desiderare niente altro all’infuori di D-O, neppure il cielo e la terra, che sono il gan eden superiore ed inferiore, poiché questi furono creati solo con la yud (la prima lettera del tetragramma, il nome impronunciabile di D-O)… L’amore deve essere diretto solo a Lui, benedetto, ovvero al Suo stesso Essere ed Essenza. E così va compresa l’espressione del mio maestro (l’Admòr HaZakèn), possa la sua anima riposare nell’eden, quando in momenti di dvekùt (di attaccamento a D-O, di devozione estatica), diceva:
Io non voglio niente! Non voglio il Tuo gan eden, non voglio il Tuo ‘mondo a venire’… Io voglio Te soltanto.
HaYomYom: Sabato, 19 Kislèv 5784 Pubblicato il 1 Dicembre, 2023
Sabato 19 Kislèv 5703
Il chazàn non deve indossare il tallìt per Minchà o Maarìv – né durante la settimana, né di Sabato o di Festa, né a Capodanno.
Anniversario della scomparsa del Magghìd di Mèzritch, martedì, parashà Vayeshèv 5533 (1772). Egli è sepolto ad Anipoli.
L’Admòr HaZakèn fu rilasciato dal suo primo imprigionamento, il 19 di Kislèv, martedì, parashà Vayeshèv 5559 (1798), verso sera.
Da una lettera dell’Admòr HaZakèn: ‘Bisogna, certamente, che sia reso noto, che nel giorno che D-O ha fatto per noi, il 19 di Kislèv, martedì (il giorno in cui venne ripetuto due volte nella Torà “era buono”), anniversario della scomparsa del nostro santo maestro, la cui anima è nell’Eden, mentre stavo leggendo nel libro dei Salmi il verso: “Egli ha redento la mia anima in pace”, prima di cominciare il verso successivo, sono uscito in pace, per mano del D-O di pace.’
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Giorno di farbrenghen (particolare incontro chassìdico) e di buone risoluzioni, per fissare tempi di studio, in pubblico, della Torà rivelata e della Chassidùt, e per rafforzare le vie dei Chassidìm nell’amore del prossimo.
È uso programmare un ordine per lo studio del Talmud, secondo la procedura esposta nell’Ighèret Hakòdesh “Hochei’ach Tochi’ach”. A Lubàvich, la suddivisione di quest’ordine, dall’anno 5663 (1902-03) veniva fatta il 24 di Tevèt, anniversario della scomparsa dell’Admòr HaZakèn, non essendoci tempo il 19 di Kislèv.