Conservare le proprie forze più elevate per servire D-O Pubblicato il 29 Febbraio, 2024
La parte più profonda ed essenziale dell’Ebreo è sempre pronta a servire D-O e nessuna impurità può intaccarla.
HaYomYom: Giovedì, 20 Adàr 1 5784 Pubblicato il 29 Febbraio, 2024
Giovedì 20 Adàr 1 5703 Il significato di avodà (servizio Divino, impegno, sforzo) non è sforzarsi che il servizio stesso sia vero; è piuttosto la verità di per sé ad essere un servizio, che anche “le unghie” (ossia la parte più marginale) siano vere. Perché ciò ti sorprende? (La Ghemarà stessa riporta che Moshè Rabèinu) “vide l’attributo della verità e si prostrò!”
HaYomYom: Mercoledì, 19 Adàr 1 5784 Pubblicato il 28 Febbraio, 2024
Mercoledì 19 Adàr 1 5703 I chassidìm, anche quelli ordinari, avevano una profonda conoscenza e padronanza del Tanàch. Essi avevano un ordine cui erano abituati: dopo aver pregato Shacharìt, studiavano Mishnà; quindi, mentre ripiegavano il tallìt e i tefillìn, recitavano una determinata parte del Tanàch che era stato suddiviso, così da poterlo ripetere, fino alla sua conclusione, ogni tre mesi.
Shabàt e l’anima supplementare Pubblicato il 28 Febbraio, 2024
All’arrivo dello Shabàt, all’Ebreo viene data un’anima supplementare. Il riposo dell’Ebreo nello Shabàt significa più di un semplice rilassarsi e riposarsi dal lavoro; il riposo in questo giorno produce un’elevazione nell’Ebreo stesso
Mezzo Shèkel per vincere l’idolatria! Come è possibile? Pubblicato il 27 Febbraio, 2024
Il Sabato in prossimità del Capomese di Adàr (Adàr 2, quest’anno) è chiamato Shabàt Shekalìm. In esso noi leggiamo alcuni versi della parashà Ki Tissà, che ci ricordano l’offerta del ‘mezzo shèkel’, dal quale possiamo trarre importanti insegnamenti. Mostrandoci una ‘moneta di fuoco’, D-O ci ha insegnato come riconoscere la Sua unicità e la verità, che non c’è altro oltre a D-O e che tutto viene da Lui.
HaYomYom: Martedì, 18 Adàr 1 5784 Pubblicato il 27 Febbraio, 2024
Martedì 18 Adàr 1 5703 Dopo aver bevuto del vino e mangiato dei sette frutti (della Terra d’Israele), la benedizione di chiusura termina con: veal prì hagafen veal haperòt, baruch…al prì hagafen ve haperòt (e non veal haperòt).
HaYomYom: Lunedì, 17 Adàr 1 5784 Pubblicato il 26 Febbraio, 2024
Lunedì 17 Adàr 1 5703 Molti anni prima dell’imprigionamento dell’Admòr HaZakèn a Pietroburgo, nel 5559 (1798), egli comparve, una volta, davanti al pubblico e disse: “Nel Gan Eden viene percepita la preziosità di questo mondo: non solo gli Angeli del Servizio, ma anche le prime Emanazioni (nell’Azilùt, o Mondo dell’Emanazione, ogni esistenza è Divina, e, cioè, un […]
Ki Tissà Pubblicato il 26 Febbraio, 2024
In tre fasi si esprime qualsiasi processo nel mondo, e noi entriamo, ora, nella terza, nella Ghimmel della Gheulà.
HaYomYom: Domenica, 16 Adàr 1 5784 Pubblicato il 25 Febbraio, 2024
Domenica 16 Adàr 1 5703 L’Admòr HaZakèn disse: “Le offerte per il Santuario comprendevano oro, argento e rame, ma non vi era nulla di luccicante, eccetto gli specchi presentati dalle donne, dai quali venne forgiato il lavabo e la sua base. Questo fu l’ultimo fra gli oggetti che furono costruiti per il Santuario, ma veniva […]
Stringere un nodo Pubblicato il 25 Febbraio, 2024
Quando una corda si spezza e viene successivamente riannodata, nel punto in cui vi è il nodo essa è molto più forte di quanto non lo fosse prima. Nella nostra vita quotidiana, è estremamente importante per noi fare costantemente dei ‘nodi spirituali’, affinchè essi ci ricordino il nostro rapporto continuo con D-O, ed il fatto che Egli è costantemente responsabile della nostra esistenza.