Un dollaro che ha aspettato trent’anni Pubblicato il 30 Marzo, 2012
Quando il Rebbe prende un impegno, si può essere certi che lo assolverà, anche se, a volte, per vie del tutto non ... usuali!
Solo più tardi, fra la costernazione degli appartenenti alla Comunità, si venne a sapere che neanche il padre era stato ancora circonciso. Il shalìach del Rebbe della stessa città, rav Hershel Fogelman, tentò in ogni modo di convincerlo, ma, senza alcuna ragione evidente, il padre restò fermo nel suo rifiuto. A nulla valsero le spiegazioni del significato e dell’enorme importanza che ha per un Ebreo il Brit Milà. Resosi ormai conto dell’inutilità dei suoi tentativi, rav Fogelman decise di scrivere al Rebbe, per ricevere una benedizione, che desse successo ai suoi sforzi di convincimento. La risposta del Rebbe non tardò ad arrivare: ” Dì al padre, che quando egli deciderà di fare il Brit Milà, riceverà da me un dollaro.” Il rav trasmise il messaggio al padre, ma questi non cambiò idea. Rav Fogelman allora, confidando nella risposta del Rebbe, decise di lasciar perdere, convinto che le cose si sarebbero aggiustate a loro tempo.
Passarono molti anni, e il fatto fu completamente dimenticato. Due anni fa, il figlio, trovata la sua compagna, decise di sposarsi. La festa di matrimonio fu particolarmente piena di gioia, e ciò fece risaltare ancora di più lo strano comportamento del padre, che per tutto il tempo restò fermo, seduto al suo posto. Non che egli sembrasse non partecipare alla gioia, solo si rifiutò fermamente di partecipare ai balli in onore degli sposi. Parenti ed amici cercarono di smuoverlo e trascinarlo nel cerchio delle danze, ma inutilmente.
La sorpresa che più lasciò tutti senza parole, fu quella di vedere lo stesso padre, durante il festeggiamento delle “sette benedizioni”, in una delle serate successive, ballare e saltare senza limiti per la gioia. Lo stesso si ripeté la sera dopo, alle “sette benedizioni” successive, che si festeggiarono in un lussuoso ristorante di Manhattan. A quel punto, un amico, fattosi coraggio, osò chiedere al padre la spiegazione del suo strano comportamento la sera del matrimonio. Nella sala si fece silenzio.
Il padre, sopraffatto dall’emozione, si alzò e, con le lacrime che gli brillavano negli occhi, raccontò che, pochi giorni prima che il figlio si sposasse, sotto l’impulso della grande emozione, con la decisione di un momento, stabilì che, per un avvenimento così importante, avrebbe organizzato per se stesso il Brit Milà. “Il giorno del matrimonio era il terzo dopo la circoncisione. Per questo mi era impossibile prendere parte alle danze…”, egli spiegò. Un Chabàdnik che era presente, dopo aver sentito la storia, saltò dalla sua sedia e, pieno di entusiasmo, si rivolse al padre dicendogli: ” Per un tale senso di sacrificio, meriti un dollaro del Rebbe!” Mentre gli parlava, estrasse una banconota dalla tasca e la porse al padre, che rimase completamente sbalordito.
I presenti, compreso lo stesso chassìd Chabàd, non capirono la reazione del padre. Uno sguardo alla banconota provocò un’ulteriore e ancora maggiore reazione di sbalordimento da parte del padre, che si lasciò cadere sulla sedia ammutolito e pieno di meraviglia. Dopo essersi ripreso, si alzò e chiese di aggiungere ancora qualcosa al suo racconto.
“Il Rebbe mi ha promesso che, quando avessi fatto il Brìt, avrei ricevuto da lui un dollaro. Io sento che questo è il dollaro, che il Rebbe intendeva.” Detto ciò, mostrò a tutti il dollaro, ed allora apparve a tutti chiaro, che la data, giorno e mese, in cui il dollaro era stato consegnato dalle mani del Rebbe, e che figurava scritta sulla banconota, era la stessa data del Brit Milà del padre…
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